Incendio di Borgo: differenze tra le versioni

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A destra, un gruppo di donne, si affanna per portare contenitori colmi d'acqua per domare le fiamme in un tempio [[stile ionico|ionico]], che ricorda [[tempio di Saturno|quello di Saturno]]<ref name=D112/>.
 
Al centro una serie di donne con bambini si rivolge verso il pontefice, che si affaccia da un'architettura [[bramante]]sca a bugnato, con una loggia col motivo poi detto della [[serliana]]; più a sinistra si intravede la facciata dell'[[antica basilica vaticana]], ornata da mosaici. Il vuotevuoto centrale e l'insieme dei gesti riesce a far convergere l'occhio dello spettatore sulla figura del pontefice, per quanto piccola rispetto al primo piano. Tale schema venne ampiamente ripreso dai classicisti seicenteschi<ref name=D112/>.
 
Citazioni dotte e ricercate, prese dalla classicità e dalla modernità, ben rappresentano l'ambiente evocato dai letterati della corte di Leone X.
 
Dall'armoniosa bellezza della [[Stanza della Segnatura]] si è passati ormai a uno stile più ardito e disomogeneo, con una composizione più intensamente scenografica, senza un 'articolata organizzazione strutturale degli edifici, che paiono appunto quinte teatrali o apparati effimeri predisposti durante le feste (lo stesso Raffaello si occupò direttamente di scenografia). Forte è la componente sperimentale ed è stata paragonata da alcuni, nel suo attingere ai repertori urbinate, umbro, fiorentino e veneziano, al procedimento che in quegli stessi anni coinvolgeva i letterati sulla scelta della lingua. Raffaello andava infatti rielaborando i linguaggi dei suoi predecessori per dare origine a quel [[classicismo]] che tanto influenzò le generazioni successive<ref name=D112/>.
 
==Note==