Le Chat noir: differenze tra le versioni
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Immagina di creare un caffè «di puro stile Luigi XII...con un lampadario in ferro forgiato, d'epoca bizantina, e dove i gentiluomini, i borghesi e i contadini sarebbero invitati, d'ora in poi, a bere l'[[assenzio]], il solito di [[Victor Hugo]] (preferito anche da [[Garibaldi]]) e l' ''[[hypocras]]'' (vino zuccherato e aromatizzato con chiodi di garofano e cannella) in coppe d'oro».
[[File:Le chat noir carte postale.jpg|thumb|left|175px|<center>[[Le Chat Noir]]</center>]]
In realtà, ''Le Chat noir'', aperto nel novembre 1881, iniziò servendo vino di poco pregio in un ambiente privo di sfarzo ma già, sulla porta, i clienti erano accolti da uno
Salis aveva incontrato, qualche tempo prima, [[Émile Goudeau]] e lo aveva convinto a trasferire a ''Le Chat noir ''i suoi ''[[Hydropathes]]'', che si riunivano sulla ''rive gauche''. Rapidamente, i poeti e gli chansonnier che si esibivano a '' Le Chat noir ''attirarono la migliore clientela di Parigi. Si veniva prima di tutto per le battute spiritose che scaturivano spesso a spese dei clienti, interpellati da uno «Guarda un po'! Sei finalmente uscito di prigione?» o da un altro «Cosa ne hai fatto della tua sgualdrina di ieri ?» ad un nuovo cliente palesemente accompagnato dalla moglie. Una sera, il futuro re [[Edoardo VII d'Inghilterra|Edoardo VII]] vi fu apostrofato in questi termini: «E bene! Guardate quello là: lo si direbbe il Principe di Galles tutto bagnato di piscia !»
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