Jeff Buckley: differenze tra le versioni
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L'album sarebbe poi stato incluso nella classifica di ''[[Rolling Stone]]'' "500 Greatest Albums of All Time" del [[2003]] alla posizione #303.<ref name= RStoneGrace>{{cita web |titolo=The RS 500 Greatest Albums of All Time|editore=''Rolling Stone'' |url=http://www.rollingstone.com/news/story/5938174/the_rs_500_greatest_albums_of_all_time/4 |accesso=13 giugno 2008}}</ref>
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Buckley trascorse gran parte dell'anno seguente il tour promozionale per ''Grace'', suonando in molti Paesi, dall'[[Australia]] al [[Regno Unito]] (al [[Glastonbury Festival]] e al [[Meltdown Festival]] nel [[1995]], nel quale cantò il brano di [[Henry Purcell]] ''[[Dido's Lament]]'' su invito di [[Elvis Costello]]).<ref>{{cita|Browne (2001)|p. 266}}</ref><ref name="PastTours">{{cita web|titolo=Past tour dates|editore=jeffbuckley.com|url=http://www.jeffbuckley.com/news.asp?id=10|accessoe=14 marzo 2010}}</ref> Dopo il ''Peyote Radio Theater'' tour, la band iniziò un tour [[Europa|europeo]] il [[23 agosto]] [[1994]], iniziando con performance in [[Inghilterra]] e in [[Irlanda]], per poi toccare la [[Scandinavia]] e in settembre la [[Germania]]. La serie di concerti europea finì il [[22 settembre]] a [[Parigi]], e il tour ebbe termine il [[24 settembre]] con un concerto a [[New York]], dopo il quale la band si prese un mese di sosta e relax.<ref name="PastTours" />
Il [[19 ottobre]] iniziò un tour in [[Canada]] e [[USA]], che toccò sia la [[east coast]] che la [[west coast]], oltre agli Stati centrali, ed ebbe termine il [[18 dicembre]] nel [[New Jersey]].<ref name="PastTours"/> Dopo un altro mese di sosta, il gruppo partì per un secondo tour europeo, questa volta solo promozionale, iniziando a [[Dublino]] (dove Buckley è tutt'oggi particolarmente popolare <ref name="SoRealGrows">{{cita web |titolo=Jeff Buckley's ''So Real'' Grows Internationally |editore=Legacy Recordings |url=http://www.legacyrecordings.com/News/NewsDetail.aspx?NewsGuid=375c5bca-6900-44ee-872d-df5491f78e66 |accesso=13 giugno 2008}}</ref>), per toccare poi [[Londra]] e [[Parigi]].
Terminato il tour, iniziarono quindi i lavori per un nuovo album, che avrebbe dovuto chiamarsi ''My Sweetheart the Drunk''. ▼
A gennaio inoltrato, la band partì per il suo primo tour in [[Giappone]], suonando concerti e facendo apparizioni promozionali per l'album e il singolo "Last Goodbye". Il gruppo tornò in [[Europa]] il [[6 febbraio]] [[1995]] prima di tornare in [[America]] il [[6 marzo]]. Tra le varie date, Buckley e la sua band si esibirono in un teatro del [[diciannovesimo secolo]] [[francese]], il [[Bataclan]], e il materiale di questo show fu registrato e pubblicato in un [[EP]] a titolo ''[[Live from the Bataclan]]''. Anche tracce di una performance del [[25 febbraio]] a [[Rotterdam]] furono registrate e pubblicate nell'EP ''[[The Grace EPs|So Real]]''.
La tournèe ricominciò ad aprile con date in America e Canada, esibendosi al [[Metro (teatro)|Metro]] di [[Chicago]], concerto che fu registrato e pubblicato come ''[[Live in Chicago (Jeff Buckley)|Live in Chicago]]'' in [[VHS]] e poi [[DVD]]. Inoltre, il [[4 giugno]] suonarono ai [[Sony Music Studios]]. Dopo ciò, vi fu un nuovo tour di un emse in Europa tra il [[20 giugno]] e il 18 [[luglio]], durante il quale si esibirono in molti festival. Buckley suonò due concerti al [[Paris Olympia]], un teatro che rese celebre il [[cantante]] [[francese]] [[Édith Piaf]], una delle influenze di Jeff. Durante il ''Festival de la Musique Sacrée'' suonò "What Will You Say" in duetto con [[Alim Qasimov]], un cantante dell'[[Azerbaijan]]. La [[Sony BMG]] pubblicò nel [[2001]] il ''[[Live a L'Olympia]]'', con una raccolta di canzoni esibite quella sera tra cui il brano con Qasimov.
Il ''Mystery White Boy'' tour [[australiano]], con concerti sia a [[Sydney]] che a [[Melbourne]], iniziò il [[28 agosto]] e si concluse il [[6 settembre]], con esibizioni registrate e poi pubblicate nel disco live ''[[Mystery White Boy]]''. La serie di concerti si rivelò un ottimo investimento e di grande successo, con l'album ''Grace'' che divenne [[disco d'oro]] in Australia, vendendo oltre 35,000 copie. Il management di Buckley decise allora di prolungare gli show con nuove date australiane e altre in [[Nuova Zelanda]] nel mese di febbraio.<ref name=JBcomBio/>
Tra i due tour in [[Oceania]], Buckley e il gruppo si presero un periodo di pausa. Buckley si esibì solista al [[Sin-é]] e all'evento [[Mercury Lounge]] di New York.<ref name="PastTours"/> Dopo la pausa, la band trascorse gran parte di febbraio nell'''Hard Luck Tour'' in Australia e Nuova Zelanda, ma le tensioni tra [[Matt Johnson]] e la band si stavano facendo sempre più forti, tanto che il [[1 marzo]] [[1996]] Johnson si esibì in quello che sarebbe stato il suo ultimo concerto prima di lasciare la formazione.<ref name=JBcomBio/>
Dopo l'abbandono di Johnson, la band, ora senza [[batterista]], non suonò concerti fino al [[12 febbraio]] [[1997]].<ref>{{cita web |autore=Rebecca Kane|titolo=Jeff Buckley Tourography |editore=jeffbuckley.com |url=http://www.jeffbuckley.com/rfuller/buckley/tourography/kfaktourog6.html |accesso=13 giugno 2008}}</ref> A causa della stanchezza dovuta dal continuo viaggiare, Buckley trascorse gran parte dell'anno lontano dai palcoscenici, anche se tra il [[2 maggio]] e il [[5 maggio]] si esibì come [[bassista]] con i Mind Science of the Mind, gruppo dell'amico [[Nathan Larson]].<ref name=JBcomBio/> Buckley tornò ad esibirsi live durante il suo "phantom solo tour", una tournèe anonima in vari café del nordest americano nel dicembre [[1996]], nella quale si esibì con acronimi come The Crackrobats, Possessed by Elves, Father Demo, Smackrobiotic, The Halfspeeds, Crit-Club, Topless America, Martha & the Nicotines e A Puppet Show Named Julio.<ref name="PastTours"/> Come giustificazione, Buckley scrisse un post sul suo sito internet dicendo:
{{quote|C'è stato un momento della mia vita non troppo tempo fa nel quale potevo semplicemente esibirmi in un cafe e fare ciò che mi piaceva fare, suonare musica, imparare esibendomi, esplorare cosa significasse per me, i.e., divertirmi mentre irritavo e/o divertivo spettatori che non mi conoscevano. In questa situazione avevo la preziosa e insostituibile lussuria del fallimento, del rischio, della resa. Lavoravo duramente per mettere insieme queste cose, questo lavoro. Mi piaceva e mi mancò quando scomparve. Quello che faccio è recuperare ciò.|Jeff Buckley<ref>{{cita web |autore= Bert Van De Kamp|titolo=Jeff Buckley 1966-1997 |editore=Trascritto da ''OOR Magazine'' su jeffbuckley.com|url=http://www.jeffbuckley.com/rfuller/buckley/words/tributes/oor14jun97.html |accesso=13 giugno 2008}}</ref>|There was a time in my life not too long ago when I could show up in a cafe and simply do what I do, make music, learn from performing my music, explore what it means to me, i.e., have fun while I irritate and/or entertain an audience who don't know me or what I am about. In this situation I have that precious and irreplaceable luxury of failure, of risk, of surrender. I worked very hard to get this kind of thing together, this work forum. I loved it and then I missed it when it disappeared. All I am doing is reclaiming it.|lingua=en}}
=== ''Sketches for My Sweetheart the Drunk'' (1997) ===
▲Terminato il tour, iniziarono quindi i lavori per un nuovo album, che avrebbe dovuto chiamarsi ''My Sweetheart the Drunk''.
Il [[14 febbraio]] [[1997]] Jeff partì con il gruppo verso [[Memphis (Tennessee)|Memphis]] per le registrazioni del nuovo disco. Il produttore designato fu [[Tom Verlaine]] e le prime sessioni terminarono nel marzo 1997, dopodiché la band tornò a [[New York]], mentre Jeff invece si trattenne a Memphis.
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