Angelo Colocci: differenze tra le versioni
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|NoteMorte = <ref>Date secondo M.J.C. Lowry, in Deutscher, Thomas Brian, e Peter G. Bietenholz, ''Contemporaries of Erasmus: A Biographical Register'' 2003, ''s.v.'' "Colocci, Angelo, di Iesi".</ref>
|Attività = umanista
|Epoca =
|Epoca2 =
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =
|FineIncipit = fu segretario di [[papa Leone X]]
}}
== Biografia ==
La data di nascita è stata calcolata dal Lattes in base alle note di carattere biografico apposte dallo stesso Colocci alla fine del codice ''Vat. lat.'' 4787; era figlio di Niccolò Colocci, appartenente a una antica famiglia di Iesi, e di Ippolita Santoni, sorella dell'umanista [[Floriano Santoni]]<ref name = lattes/>. Colocci arriva giovane a Roma nel [[1497]]<ref>"Nel 1497 acquista il suo servizio papale" secondo Lowry 2003.</ref>. Dal 1511 ha lavorato come segretario apostolico, una posizione impegnativa che non gli consente molto di dedicarsi alla sua passione letteraria privata<ref>Taccuino per un trattato sui sistemi di pesi e misure romani, un'ossessione continua, senza venirne a conclusione: S. Lattès, "A proposito dell'opera incompiuta 'De ponderibus et mensuris' di Angelo Colocci" ''Atti'' 97-108.</ref> e allo stesso tempo lo colloca nel centro sociale degli umanisti alla corte di [[papa Giulio II]],<ref>Questo mondo letterario viene discusso dalla biografica e aneddotica ''The Culture of the High Renaissance: Ancients and Moderns in Sixteenth-Century Rome'' di Ingrid D. Rowland (Cambridge University Press) 1998; spesso appare Colocci.</ref> come un corrispondente di [[Jacopo Sadoleto]], [[Pietro Bembo]] e [[Aldus Manutius]] a Venezia.<ref name="Lowry 2003">Lowry 2003.</ref> Nel 1513 compra una proprietà con giardino nei pressi della [[Fontana di Trevi]], la quale, insieme all'attraente sua bella biblioteca, diventa il luogo di incontro<ref>{{
Colocci era un poeta in lingua latina di una certa reputazione tra gli eruditi suoi contemporanei, un antiquario la cui conoscenza dell'antica [[metrologia]] e degli "arnesi sacrificali" erano particolarmente notevoli, e un sapiente collezionista di sculture romane, inscrizioni, medaglie e gemme intagliate.<ref>Boder 1977:226.</ref> La sua collezione di sculture veniva menzionata da [[Andrea Fulvio]] in ''Antiquitates Urbis'' (1527), la sua guida topografica delle [[Roma antica|antiche rovine e reperti romani]] della città. In merito alla commissione di [[papa Leone X]] a [[Raffaello]] per disegnare il più accuratamente possibile la ricostruzione della Roma dei Cesari, Angelo Colocci e [[Baldassare Castiglione]] redassero la cortese [[Lettera di Raffaello d'Urbino a Leone X|lettera di accompagnamento]], con correzioni di Raffaello, allegata al progetto finale.<ref>La più lunga copia della lettera di presentazione si trova nella Bayerisches Staatsbibliothek, Munich: Ingrid D. Rowland, "Raphael, Angelo Colocci, and the Genesis of the Architectural Orders" ''The Art Bulletin''
Dopo la morte di sua moglie Girolama Bufalini Colocci, in seguito a una lunga malattia, nel 1518, Colocci prese gli [[ordini minori]] e venne fatto [[Diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino|vescovo di Nocera]] nel 1537.<ref>Il suo primo biografo, Federico Ubaldini, ''Vita Angeli Colotii episcopi Nucerini'', Roma 1673, e chiosato da Bober 1977:225, nota 13; Ubaldini's ''Vita di mons. Angelo Colocci'', a cura di V. Fanelli, (Città del Vaticano) 1969, con annotazioni copiose e una bibliografia. Il ''Dizionario biographico degli Italiani'' rileva che nel 1521 gli era stata riservata una diocesi. Nel 1526, tuttavia, legittimò il suo figlio di due anni, Marcantonio, la cui madre era sposata a qualcun altro.</ref>
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* «COLOCCI, Angelo». In: ''[[Dizionario biografico degli italiani]]'', Vol. XXVII (Collenuccio-Confortini), Roma: Istituto della Enciclopedia Italiana, 1982 ([http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile=/sites/default/BancaDati/Dizionario_Biografico_degli_Italiani/VOL27/DIZIONARIO_BIOGRAFICO_DEGLI_ITALIANI_Vol27_012649.xml on-line])
==Voci correlate==
*[[Lettera di Raffaello d'Urbino a Leone X]]
{{portale|Rinascimento}}
[[en:Angelo Colocci]]
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