Creonte: differenze tra le versioni

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'''Creonte''' (in [[Lingua greca|greco]] Κρέων, ''Kréon'') è una figura della [[mitologia greca]]. Figlio di [[Meneceo]], padre di [[Emone]] e [[Megareo]], e fratello di [[Giocasta]] madre e sposa di [[Edipo]], fu re di [[Tebe (Grecia)|Tebe]].
 
Figlio di [[Meneceo]], padre di [[Emone]] e [[Megareo]], e fratello di [[Giocasta]] madre e sposa di [[Edipo]], fu re di [[Tebe (Grecia)|Tebe]].
 
==Mitologia==
Durante il regno di Creonte, [[Tebe (Grecia)|Tebe]] fu flagellata dalla presenza di un mostro, la [[Sfinge]], figlia di Echidna e di Orto, che installatasi fuori dalle mura della città, uccideva i passanti dopo averli sottoposti ad un indovinello al quale nessuno sapeva rispondere. A causa della Sfinge persero la vita molti tebani, tra cui il figlio stesso di Creonte, [[Emone]]. (Secondo l’''[[Antigone (Sofocle)|Antigone]]'' di [[Sofocle]], invece Emone morì in seguito, suicidandosi.) Il re, allora, promise il regno e la mano della sorella [[Giocasta]] a chi avesse saputo sciogliere l’indovinello e uccidere la Sfinge. Riuscì nell’impresa [[Edipo]], che divenne così re e sposò Giocasta, dalla quale ebbe quattro figli: [[Eteocle]], [[Polinice]], [[Antigone]] e [[Ismene]]. Il regno di Tebe però, tornò nuovamente a Creonte quando Edipo, una volta scoperto di aver sposato propria madre e ucciso il proprio padre si accecò e abbandonò la città.