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Ad [[Istanbul]] invece ha inizio la storia tra immagini affascinanti di minareti e cupole delle moschee. In cerca del suo nemico, la caccia frenetica di Salinger lo porta dai cortili di marmo della [[Moschea di Suleymaniye]] alle meraviglie sotterranee di una cisterna bizantina; dall’evitare il traffico caotico nel centro della città, a districarsi nella confusione dei clienti del celebre [[Grande Bazar d'Istanbul|Grand Bazaar]], fino ad arrivare ai tetti relativamente tranquilli del maggior mercato al coperto della Turchia.
Tra la fine del novembre e l'inizio del dicembre 2007 sono state girate alcune scene a [[Milano]], più precisamente al [[Grattacielo Pirelli]] e alla [[Stazione di Milano Centrale|Stazione Centrale]], che hanno coinvolto anche gli attori italiani [[Luca Barbareschi]], [[Alessandro Fabrizi]] e [[Luca Calvani]]. Nelle scene girate al Grattacielo Pirelli, il governatore della [[Lombardia]] [[Roberto Formigoni]] è apparso in un piccolo [[cameo]] nel ruolo di se stesso<ref>{{cita web|url=http://milano.corriere.it/milano/notizie/cinema_e_teatro/09_marzo_18/film_the_international_grattacielo_pirelli_formigoni_owen_watts-1501098227116.shtml|titolo=Ciak al Pirellone, Formigoni attore |editore=milano.corriere.it|autore=| accesso=19-03-2009
===Le ___location===
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=== Teoria cospirativa ===
La teoria cospirativa alla base del film, che si conosce quasi subito, è la pratica della banca internazionale di vendere armi leggere ai rivoluzionari di tutto il mondo a costo zero per battere il concorrente cinese. Col conflitto locale finito (si cita il Revolutionary Freedom Front della [[Liberia]]), la banca controlla il debito del Paese, quindi controlla il Paese. L'affaire con gli eredi di Calvini salta, quindi occorre vendere a [[Siria]] e [[Iran]] per attaccare [[Israele]], ma Israele ha già le contromisure comprate dalla [[Turchia]]. L'IBBC deve convincere il turco a non rivelare a siriani e iraniani l'inutilità delle sue armi.<ref>{{cita web|url=http://www.micheleaglio.it/images/stories/notizie_film/theinternational_map.jpg|titolo=Mappa dei luoghi della storia}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.micheleaglio.it/recensioni-film/10-the-international.html|titolo=Recensione|editore=blog
=== Riferimenti all'Italia ===
Il film ha dei velati riferimenti ad alcune vicende della storia recente italiana:<ref>{{cita web|url=http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=47279|titolo=Recensione The International|editore=Mymovies}}</ref> il personaggio interpretato da [[Luca Barbareschi]] si chiama Umberto Calvini, nome simile a [[Roberto Calvi]], il banchiere ucciso a [[Londra]] nel [[1982]]. Calvini è a capo di una potente industria di armi, ma è soprattutto il leader di un partito politico, "Futuro Italiano"; il simbolo, e in particolare le iniziali, "FI", sono un chiaro riferimento a [[Forza Italia]] (è una pura coincidenza, invece, che Luca Barbareschi sia anche deputato del [[Popolo della Libertà]]). Nel suo discorso in piazza Duca D'Aosta ([[Stazione di Milano Centrale|Stazione Centrale]]), Calvini parla - fra le altre cose - di [[meritocrazia]], parola/[[slogan]] molto usata anche da [[Silvio Berlusconi]]. Durante il comizio, Calvini viene freddato da un sicario. I vertici dei [[Carabinieri]], corrotti, depistano, dando la colpa alle nuove [[Brigate Rosse]]. Calvini ha avuto la colpa di non voler comprare armi leggere dalla IBBC, che con questo gesto ha così mandato un "avvertimento" ai suoi eredi.
Un avvertimento non adeguato, visto che il detective informa i Calvini che il capostipite era stato ucciso non dalle BR ma dalla banca.<ref>{{cita web|url=http://www.micheleaglio.it/recensioni-film/10-the-international.html|titolo=Recensione|editore=blog
==Box office==
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