Fingebant, simul credebantque: differenze tra le versioni
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Tacito, in realtà nel "La Germania" assume toni tutt'altro che denigratori, al contrario intende analizzare le cause della decadenza dei costumi romani, e per tale si serve dei Germani, un popolo che incuteva timore per la sua forza ancora incontaminata da ciò che comunemente si chiama "civiltà".
D'altra parte l'ammirazione di Tacito per la popolazione germanica non è mai comunque acritica, egli infatti sa anche scorgere i difetti laddove ci sono. Per esempio, esalta la pudicizia delle donne germaniche, ed è anche pronto a sottolineare certe strane abitudini degli uomini, i quali, quando non combattono, vivono una vita del tutto inerte, si ubriacano frequentemente, e danno origine a risse cruente.
Nel 'Germania' (De origine et situ Germanorum) di Tacito, non vi è traccia di tale frase. Viene il sospetto che si tratti di una (indubbiamente felice) invenzione di Luciano de Crescenzo.
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