Abu Muslim: differenze tra le versioni
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|Nome =Abu
|Cognome =Muslim
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|Sesso =M
|LuogoNascita =
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|AnnoMorte =755
|Epoca =0700
|Attività =generale
|Nazionalità =arabo
|PostNazionalità = o [[persia]]no
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Abu Muslim nacque forse nella città di [[Balkh]] del lontano [[Khorasan]] (moderno Afghanistan), ma crebbe in [[Iraq]], a [[Kufa]]. Fu il primo generale [[Abbasidi|abbaside]], forse di origine [[Persiani|persiana]], di etnia [[Tagichi|tagica]], che avviò e condusse a termine la cosiddetta "rivoluzione abbaside" che portò al crollo della dinastia [[Omayyadi|omayyade]] nel [[750]].
Il suo sostegno alla causa abbaside fu dovuto prima
Con la morte del Califfo omayyade [[Hisham ibn 'Abd al-Malik]] nel [[743]], il mondo [[islam]]ico si avviò a una guerra dinastica che divenne subito una guerra civile. Abu Muslim fu inviato dagli Abbasidi, prima a scopo propagandistico e poi come organizzatore a loro nome della macchina propagandistica (''da‘wa'') in favore del legittimismo
Nel dicembre del 747 (o gennaio 748) conquistò [[Merv]], sconfiggendo il governatore omayyade [[Nasr ibn Sayyar]] e Shayban al-Khariji, un [[Kharigismo|kharigita]] aspirante
Abu Muslim divenne governatore di fatto del Khurasan e acquisì fama come generale nel tardo 740, sconfiggendo la ribellione dei contadini del Bihafarid e ricevendo il sostegno per questa impresa sia da [[musulmani]] sia da [[zoroastriani]].
Nel 750 Abu Muslim divenne comandante
Il ruolo eroico nella “rivoluzione” e la sua abilità militare lo resero straordinariamente molto popolare.
[[Al-Mansur]] (754-775), fratello di Abu l-‘Abbas e ssuo successore come Califfo, temendone la crescente popolarità, lo fece uccidere.
Quando lo zio del nuovo califfo, Abd Allah ibn Ali si ribellò, ad Abu Muslim fu assegnato il compito di contrastarlo ed egli, ancora una volta, si dimostrò il miglior sostegno della dinastia, sconfiggendo Abd Allah e consegnandolo a suo nipote che lo fece giustiziare.
Abu Muslim, signore di fatto del Khorasan, fu convocato nel 755 a corte ed egli, pur sospettando un complotto ai suoi danni, ubbidì.
Abu Muslim dopo la sua morte divenne una figura leggendaria in Khorasan e nelle aree vicine per molti in Persia, e in suo nome sorse la confraternita della ''Abu Muslimiyya'' che lo idealizzò facendogli assumere tratti sovrumani di difensore degli oppressi.
== Bibliografia ==
* R.N. Frye, “The role of Abu Muslim in the ‘Abbasid revolt”, in: ''Muslim World'', 1947, pp. 28-32.
* [[Sabatino Moscati]], “Studi su Abu Muslim” I-III, in ''Rendiconti
* Irène Mélikoff, ''Abu Muslim, le «porte-hache» du Khorassan'', Parigi, A. Maisonneuve, 1962.
* Lemma «Abu Muslim», su: ''Encyclopédie de
== Voci correlate ==
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