Testimonium Flavianum: differenze tra le versioni

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Testo con eliminate le possibili interpolazioni:
{{quote|Ci fu verso questo tempo Gesù, uomo saggio; era infatti autore di opere straordinarie,(o nuove) maestro di uomini che accolgono con piacere la verità,(o le nuove dottrine) ed attirò a sé molti Giudei, e anche molti dei greci. E quando Pilato, per denunzia degli uomini notabili fra noi, lo punì di croce, non cessarono coloro che da principio lo avevano amato. Ancor oggi non è venuta meno la tribù di quelli che, da costui, sono chiamati Cristiani|Ant. XVIII, 63-64 <ref name="crist03"/>}}
È stato scoperto un manoscritto arabo del [[X secolo]] di [[Agapio di Hierapolis]] che riporta una versione alternativa del passaggio. Non si conosce una spiegazione del perché questo manoscritto differisca dagli altri e quale sia la sua storia; alcuni studiosi ritengono che l'autore abbia riportato il passo citandolo a memoria.
 
Il testo in questo manoscritto recita:
{{quote|Similmente dice Giuseppe l’ebreo, poiché egli racconta nei trattati che ha scritto sul governo dei Giudei: Ci fu verso quel tempo un uomo saggio che era chiamato Gesù, che dimostrava una buona condotta di vita ed era considerato virtuoso (o: dotto), e aveva come allievi molta gente dei Giudei e degli altri popoli. Pilato lo condannò alla crocifissione e alla morte, ma coloro che erano stati suoi discepoli non rinunciarono alla sua dottrina e raccontarono che egli era loro apparso tre giorni dopo la crocifissione ed era vivo, ed era probabilmente il Cristo del quale i profeti hanno detto meraviglie|Ant. XVIII, 63-64 <ref name="crist03"/>}}<br>