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== Biografia ==
NacqueSONO adGAY [[Atene]]E daLA genitoriMIA CONCEZIONE DELL'ARTE FA CAGARE aristocratici: il padre Aristone, che vantava tra i suoi antenati [[Codro]], l'ultimo leggendario re d'Atene, gli impose il nome del nonno, cioè Aristocle; anche la madre, Perittione, secondo [[Diogene Laerzio]], discendeva dal famoso legislatore [[Solone]] <ref>«Crizia, uno dei Trenta e Glaucone erano figli di Callescro. Glaucone era padre di Carmide e di Perittione. Da Perittione e Aristone, nacque Platone, sesto da Solone» (Diogene Laerzio, a cura di Marcello Gigante, ''Diogenes Laertius Vite dei filosofi'', Laterza, 1962, III, 1 </ref> <ref>Diogene Laerzio, ''Vite'', III, 1, 1 – {{en}} una [http://classicpersuasion.org/pw/diogenes/dlplato.htm versione in inglese], traduzione di C.D. Yonge</ref> <ref>[[Crizia]] era cugino di Carmide e suo tutore (in Platone, [[Carmide (dialogo)|Charm.]] 154b e 155a). Carmide era fratello di Perittione per cui Platone era cugino in primo grado di Carmide e in secondo grado di Crizia. (in J. Kirchner, ''Prosopografia attica''. Vol.I)</ref>
La sua data di nascita viene fissata da [[Apollodoro di Atene]], nella sua ''Cronologia'', all'ottantottesima [[Olimpiade]], nel settimo giorno del mese di Targellione, ossia alla fine di maggio del 428 a.C.<ref>Fonte utilizzata anche da Diogene Laerzio (III, 1-41), cfr. [http://marin.unisal.it/Sintesi%20di%20Storiografia%20FA%202010.pdf Storiografia filosofica antica], pag. 26 e 72.</ref> Ebbe due fratelli, Adimanto e Glaucone, citati nella sua ''[[Repubblica (Platone)|Repubblica]]'', e una sorella, Potone, madre di [[Speusippo]], futuro allievo e successore, alla sua morte, alla direzione dell'[[Accademia di Atene]].
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