Discussione:Teoria della complessità: differenze tra le versioni
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Approccio analitico, approccio sistemico |
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Ripristino l’originario paragrafo Etimologia, ispirato dalla prima opera italiana che presenta un'etimologia credibile (certo non infallilible) di complessità (E' ovviamente possibile spingersi più indietro del latino, ma l'esercizio sarebbe di dubbia utilità, vista l'accezione moderna del termine, che andrebbe semmai esplorata nelle trasformazioni tardo-medievali e rinascimentali. I veri filologi sono benvenuti).--[[Utente:Pmagrass|pmagrass]] ([[Discussioni utente:Pmagrass|msg]]) 09:50, 18 apr 2011 (CEST)
'''Approccio analitico, approccio sistemico''': Lo stesso Anonimo che ha deturpato il paragrafo Etimologia vi ha anche inserito una digressione, inutile perché ne ripete altre già presenti nella Voce (per esempio al paragrafo “Implicazioni filosofiche”), e soprattutto sbagliata. L’Anonimo ha scritto ''«Il problema complicato puó essere risolto con approccio analitico, mentre il problema complesso puó essere affrontato solo con approccio sistemico. Non trovare una spiegazione per ciascuna parte in cui puó essere scomposto un problema dunque, ma comprendere (o raccontare) il problema nel suo insieme»''. Ora, si tratta qui proprio di una delle classiche confusioni pop-complesse: non è vero che l’approccio sistemico rigetti o faccia a meno di quello analitico. L’approccio
'''Incipit''': Ho ripristinato l'incipit più sobrio di prima. Ovvero, sono passato da "Complessità (o teoria della complessità) è un termine ricco di significati a secondo del contesto, dunque ambiguo e spesso anche abusato rispetto ai suoi significati originari, venuto affermandosi [...]" a "Complessità (o teoria della complessità) è un termine ricco di significati e dunque ambiguo, venuto affermandosi [...]".
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