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[[File:Yavuz (Goeben) battlecruiser Istambul April 1946 - cropped.jpg|thumb|La ''Yavuz'' ad Istanbul durante la visita della nave statunitense [[USS Missouri]] nel 1946.]]
Negli anni venti l'impegno per un ammodernamento della ''Yavuz'' fu l'argomento costante delle varie politiche navali che si succedettero.<ref>Güvenç and Barlas, p. 7</ref> La nave rimase a [[Ïzmit]] fino al 1926, in abbandono:<ref name=Conways391>Gardiner and Gray, p. 391</ref><ref name="Whitley241">Whitley, p. 241</ref><ref name="Worth271">Worth, p. 271</ref> solo due caldaie funzionavano, non poteva manovrare o muovere ed aveva ancora i danni causati dalle mine nel 1918. Inoltre, il sistema di controllo del tiro era stato rimosso, nonostante la nave fosse formalmente turca, dall'equipaggio tedesco perché non finisse in mani alleate.<ref name="Friedman">Friedman, p. 166</ref> Furono raccolti abbastanza fondi per finanziare un nuovo scalo galleggiante da 26.000t costruito in Germania,
dato che la ''Yavuz'' non poteva essere rimorchiata senza il rischio di affondare in caso di mare grosso.<ref name=b7>Brice, p. 277</ref> La ditta francese ''Atelier et Chantiers de St. Nazaire-Penhöet'' ricevette l'appalto nel dicembre 1926 per supervisionare il conseguente aggiornamento che fu effettuato dal cantiere navale ''Gölcük Naval Shipyard''.<ref name="Whitley241"/> I lavori procedettero per tre anni (1927–1930); furonono ritardati quando diversi compartimenti dello scalo
Nei lavori di aggiornamento fu riparato il danno fatto dalle mine,<ref name=Conways/> fu aumentato il dislocamento fino a 23.100 t e lo scafo fu leggermente modificato. La lunghezza fu ridotta di mezzo metro ma la larghezza fu aumentata di 10 cm. La ''Yavuz'' fu equipaggiata con nuove caldaie e un nuovo sistema di controllo del tiro di origine francese. Due dei cannoni da 150 mm furono tolti dalla casamatta.<ref name=Conways391/> La ''Yavuz'' fu rimessa in servizio nel 1930, riprendendo il ruolo di nave ammiraglia dell flotta turca,<ref name=b8>Brice, p. 278</ref> e, nelle prove di velocità, mostrò prestazioni superiori a quelle previste di progetto; anche le prove di tiro furono soddisfacenti. I quattro cacciatorpediniere che dovevano costituire la sua scorta furono completati fra il 1931 ed il 1932; le loro prestazioni non raggiunsero mai quelle previste.<ref>Güvenç and Barlas, pp. 19–20</ref> Per rispondere all'entrata in servizio della ''Yavuz'', l'Unione Sovietica trasferì, verso la fine del 1929, la corazzata ''Parizhskaya Kommuna'' e l'incrociatore leggero ''Profintern'' dal Mar Baltico per mantenere la parità tra la Flotta del Mar Nero e quella turca.<ref name="Rohwer_30" /> Il governo greco rispose ordinando due cacciatorpediniere.<ref>Barlas and Güvenç, p. 155</ref>
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La ''Yavuz'' rimase in servizio per tutta la durata del conflitto. Nel novembre 1939, insieme alla ''Parizhskaya Kommuna'', erano le uniche navi da battaglia presenti nel Mar Nero. Secondo fonti dell'epoca la ''Yavuz'' era superiore alla nave sovietica poiché quest'ultima era in cattive condizioni generali.<ref>{{cite news|url=http://books.google.com.au/books?id=9kEEAAAAMBAJ&printsec=frontcover&dq=Yavuz+life+magazine&lr=&cd=3#v=onepage&q=Yavuz%20&f=false|title=Turkey Bestrides the Dardanelles|work=Life|last=Eliot|first=George Fielding|date=6 November 1939|publisher=Time Inc|issn=00243019|accessdate=17 February 2010}}</ref> Nel [[1941]], le batterie antiaeree furono potenziate a quattro cannoni da 88 mm, dieci da 40 mm, e quattro da 20 mm. Quest'ultima dotazione fu aumentata successivamente a 22 cannoni da 40 mm e 24 da 20 mm.<ref name=Conways391/>
Dopo la guerra, il 5 aprile [[1946]], la corazzata statunitense ''[[USS Missouri]]'', l'incrociatore leggero ''USS Providence'', ed il cacciatorpediniere ''USS Power'' arrivarono ad Istanbul per riportare le spoglie dell'ambasciatore turco [[Münir Ertegün]].<ref>Stillwell, pp. 99–101</ref> La ''Yavuz'' salutò le navi nel Bosforo, con 19 salve a cui rispose la ''Missouri''.<ref>Stillwell, p. 102</ref>
Dopo il 1948, la nave fu basata a İzmit<ref name=Conways391/> o a [[Gölcük (District), Kocaeli|Gölcük]].<ref name="Whitley241"/> fu ritirata dal servizio il 20 dicembre 1950 e radiata il 14 novembre 1954.<ref name=Conways391/><ref name="Whitley241"/> Quanto la Turchia aderì alla [[NATO]], nel 1952, alla nave fu assegnato il numero di scafo B70.<ref>Sturton, p. 147</ref> Il governo turco propose alla [[Germania Occidentale]] di acquistare la nave nel 1963, ma l'offerta fu rifiutata.<ref name=Conways391/> La Turchia vendette la nave alla ditta di demolizioni ''M.K.E. Seyman'' nel [[1971]].<ref name="Whitley241"/> Fu rimorchiata verso il cantiere di demolizione il 7 giugno 1973, e il lavoro fu completato nel febbraio [[1976]].<ref name=Conways391/><ref name="Whitley241"/>
== Note ==
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