Concentrazione micellare critica: differenze tra le versioni

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:<math>\frac {d^3F}{dC^3}=0</math>
 
dove ''F'' è una [[funzione matematica|funzione]] data dalla somma delle concentrazioni della micella e del monomero ciacunociascuno moltiplicato rispettivamente per le costanti proporzionali ''a'' e ''b'', mentre ''C'' indica la concentrazione totale.
 
Raggiunta la concentrazione micellare critica si osserva una forte variazione del comportamento ideale di varie proprietà chimico-fisiche della soluzione, come ad esempio la [[conducibilità elettrica]], [[densità]], [[tensione superficiale]], [[pressione osmotica]] e [[solubilità]] di un composto poco solubile (quale può essere un [[idrocarburo]] o un [[lipidi|lipide]] insolubili in [[acqua]]). La CMC viene appunto determinata sperimentalmente misurando la variazione di una di queste proprietà in funzione della concentrazione di tensioattivo.