Roy Jenkins: differenze tra le versioni
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|Nome = Roy Harris
|Cognome = Jenkins
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|Sesso = M
|LuogoNascita = Abersychan
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|Nazionalità = britannico
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Fu più volte ministro ed è stato [[presidente della Commissione europea]].
==Provenienza e formazione==
Il padre di Jenkins lavorava inizialmente nelle miniere di carbone, ma successivamente divenne un membro del Parlamento per conto dei laburisti.
==Carriera politica==
===Carriera nel partito laburista===
Jenkins venne eletto in Parlamento nel 1948 nelle fila del partito laburista.
Tra il 1964 e il 1970 fu ministro nel governo guidato da Harold Wilson. Come ministro degli interni tra il 1965 e il 1967 promosse l'abolizione della pena di morte e della censura sul teatro, la depenalizzazione dell'omosessualità, l'ammorbidimento della legge sul divorzio e la legalizzazione dell'aborto. Come Cancelliere dello scacchiere tra il 1967 e il 1970 condusse una politica di rigore fiscale apprezzata anche da [[Margaret Thatcher]]<ref>''The Path To Power'' (Londra, 1995).</ref>.
Nel 1970 venne eletto vice leader del partito laburista, ma nel 1972 si dimise a causa dell'opposizione del partito all'ingresso del Regno Unito nelle Comunità europee, che invece Jenkins sosteneva.
===Presidente della Commissione europea===
Nel 1974 Jenkins tornò a svolgere l'incarico di ministro dell'interno nel governo guidato da Harold Wilson, ma aumentarono i dissensi con l'ala sinistra del partito. Nel 1977 venne nominato presidente della Commissione europea. Rimase in carica fino al 1981 e finora è stato l'unico britannico a ricoprire la carica.
===Partito Social Democratico===
Nel 1981 lasciò il partito laburista e contribuì a fondare il Partito social democratico, collocato meno a sinistra, e ne fu segretario. Nel 1982 tornò in Parlamento vincendo il seggio in un collegio tradizionalmente conservatore. Dopo l'insuccesso elettorale del PSD del 1983 si dimise dalla carica di segretario del partito.
Nel 1987 Jenkins venne eletto cancelliere dell'università di Oxford e lo rimase fino alla morte. Pochi mesi dopo l'assegnazione dell'incarico venne sconfitto alle elezioni politiche e non riuscì ad entrare in parlamento.
Nei tardi anni novanta Jenkins fu un consigliere di Tony Blair e presiedette una commissione sulla riforma elettorale.
==Altre attività==
Oltre alla sua attività politica, Jenkins si dedicò anche alla scrittura e alla storiografia.
==Note==
<references/>
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