Assedio di Orléans: differenze tra le versioni

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In Francia intanto, circolavano numerose leggende sul fatto che il regno avrebbe potuto salvarsi solo con l'intervento di una fanciulla in armi. Le profezie parlavano di una vergine proveniente dalla [[Lorena (regione francese)|Lorena]] (regione ove realmente nacque la ''Pulzella'', più precisamente nel villaggio di [[Domrémy-la-Pucelle|Domremy]]). Quando le voci inerenti al viaggio di [[Giovanna d'Arco]] verso Chinon raggiunsero la città di Orléans, il morale degli assediati ne beneficiò immediatamente. Dopo l'incontro col Delfino, Giovanna fu inviata a [[Poitiers]], per essere esaminata da alti dignitari, ecclesiastici e non. Con l'approvazione ecclesiastica e del futuro Carlo VII, la fanciulla lorenese si unì all'armata di soccorso, che si stava formando a [[Blois]]. Da questa località, la giovane condottiera scrisse la prima lettera destinata alle forze nemiche che assediavano Orléans, in cui le invitava a desistere, ad abbandonare i possedimenti francesi ed a tornarsene in Inghilterra, pena altrimenti il più grosso tumulto mai verificatosi prima in Francia.
 
Giovanna, con il suo esercito di 4000 uomini giunse nei sobborghi di Orléans il [[29 aprile]] [[1429]] e, dopo aver incontrato il [[Jean de Dunois|Bastardo d'Orléans]] nei pressi di [[Chécy]], entrò in città la sera stessa nel tripudio popolare.
 
== Epilogo ==