Presta, unico figlio di Lazaro Presta e Caterina Gaggiulla, fu istruito dai sacerdoti Don Nicola Pirelli e Don Quintino Mastroleo. A sedici anni si trasferì a [[Napoli]] per studiare medicina,; lì si dedicò anche agli studi di matematica e astronomia. Grazie alle sue doti di letterato e poeta iniziò subito a frequentare luoghi colti e raffinati e fu aggregato all’accademia Rossanese. Nel 1741, dopo averche aveva conseguito la laurea in medicina a Napoli, il padre lo fece tornare a [[Gallipoli]] a svolgere la suaprofessione professioneda medico. Divenne il più stimato medico della provincia ed esercitò in tutto ildel Salento. In seguito si interessò a migliorare i due settori più importanti della produzione agricola salentina di quel tempo: la tabacchicoltura, di cui cercò di migliorare le tecniche di piantagione, e l’olivicoltura, su cui concentrò gli studi. Egli offrìOffrì un importante contributo al dibattito sull’olivicoltura che si svolse nel diciottesimo secolo in Terra d’Otranto. I suoi studi sono testimoniati nelle sue tre importanti opere: “''Memoria su i saggi diversi di olio e su della ragia di ulivo della penisola salentina messi come in offerta a Sua Maestà Imperiale Caterina II, la Pallade delle Russie''” (1786); “''Memoria intorno ai sessantadue saggi diversi di olio presentati alla Maestà di Ferdinando IV, Re delle due Sicilie, ed esame critico dell’antico frantoio trovato a Stabia''” (1788); “''Degli ulivi, delle ulive e della maniera di cavar l’olio''” (1794). IlDopo 18la agostosua 1797 morì a Gallipoli emorte fu sepolto nella Cattedrale.