Piacenza Calcio 1919: differenze tra le versioni
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== Storia ==
=== La nascita e il presidente diciottenne ===
Il Piacenza Football Club nasce nel [[1919]] da un gruppo di studenti e lavoratori che eleggono come presidente il diciottenne studente Giovanni Dosi<ref name="storia1"> {{cite web |url=http://www.piacenzacalcio.it/index.php?option=com_content&task=view&id=33&Itemid=42|accessdate=16 maggio 2011 |title=Storia: Pagina 1}} Sito ufficiale</ref>. Dopo l'affiliazione alla Federazione il club si iscrive al campionato regionale di [[Promozione_1919-1920#Emilia|Promozione emiliana]] scegliendo come colori sociali il bianco e rosso, ovvero i colori della città<ref name="storia2"> {{cite web |url=http://www.piacenzacalcio.it/index.php?option=com_content&task=view&id=33&Itemid=42&limit=1&limitstart=1 |accessdate=16 maggio 2011 |title=Storia: Pagina 2}} Sito ufficiale</ref>.
Il debutto è ottimo tanto che il Piacenza vince il suo campionato davanti a [[Parma FC|Parma]] e [[Società Polisportiva Ars et Labor 1907|SPAL]], ottenendo la promozione in [[Prima Categoria]]<ref name="storia2"></ref>.
=== Gli anni 20 ===
Dopo l'ottimo debutto il club biancorosso gioca i campionati di [[Prima_Categoria_1920-1921|Prima Categoria 1920-21]] e [[Prima_Categoria_1921-1922|1921-22 (campionato FIGC)]] venendo sempre eliminato nel girone emiliano. Al termine della stagione 1921-22 il Piacenza retrocede in [[Seconda_Divisione_1922-1923|Seconda Divisione]] in seguito agli spareggi relativi al [[Compromesso Colombo|riforma dei campionati]]. Nei tre campionati successivi il Piacenza lotta sempre la promozione con due 2° posti e un 3º posto nel girone eliminatoro, ma non riesce mai a qualificarsi per le finali promozione.
Il campionato [[Seconda_Divisione_1925-1926|1925-26]] è invece deludente: il settimo posto vale la nuova [[Seconda_Divisione_1926-1927|Seconda Divisione]], scesa al terzo livello del calcio italiano. Nella stagione 1926-27 il club debutta in [[Coppa Italia]] con l'eliminazione per mano del [[Torino FC|Torino]], che umilia i biancorossi per 9-0<ref name="storia3"> {{cite web |url=http://www.piacenzacalcio.it/index.php?option=com_content&task=view&id=33&Itemid=42&limit=1&limitstart=2 |accessdate=16 maggio 2011 |title=Storia: Pagina 3}} Sito ufficiale</ref>. Una formale promozione arriva nel campionato [[Seconda_Divisione_1927-1928|1927-28]], grazie anche alle reti dell'ex nazionale azzurro [[Francesco Mattuteia]]; le riforme dei campionati volute dal presidente della FIGC, [[Leandro Arpinati]], però, rendono sostanzialmente ininfluente l'accesso alla declassata [[Prima_Divisione_1928-1929|Prima Divisione]].
=== La rincorsa alla Serie B ===
Nel [[1929]] il completamento della riforma dei campionati che porta all'attuale formula conferma il Piacenza in [[Prima Divisione]] (che nel 1935 cambia denominazione in Serie C). Il campionato [[Prima_Divisione_1930-1931|1930-31]] vede i biancorossi lanciati verso la promozione in B, ma decisioni discutibili della Federazione costringono gli emiliani a ripetere la gara di [[Forlì]] (vinta) e quella di [[Reggio Emilia]] (pareggiata) a causa di errori tecnici dell'arbitro. Le ripetizioni portano due sconfitte che fanno scivolare il Piacenza dal primo al terzo posto<ref name="storia3"></ref>.
Gli anni seguenti vedono i biancorossi sempre ai vertici ma mai in grado di fare il grande salto. Nel [[1934]] arriva il centromediano [[Sandro Puppo]], piacentino emigrato a [[Shanghai]]<ref name="storia3"></ref>, che dopo tre grandi stagioni nei biancorossi viene chiamato dall'[[Inter]] e dalla nazionale Olimpica di [[Vittorio Pozzo]] alle [[Giochi della XI Olimpiade|Olimpiadi di Berlino]] del [[1936]]<ref name="storia3"></ref>. Nel 1937/38 i biancorossi arrivarono primi a pari merito col [[Associazione Calcio Fanfulla 1874|Fanfulla]]: nello spareggio promozione a [[Pavia]] arriva la sconfitta per 2-1 dai lombardi che vengono promossi in [[Serie B]]<ref name="storia3"></ref>. Nel 1945/46 il Piacenza è per la prima volta nella storia ammesso in [[Serie_B-C_Alta_Italia_1945-1946|serie mista B-C]], categoria nella quale rimase grazie all'assenza di varie squadre ancora in difficoltà post-belliche. Anche la stagione seguente si salva ma nulla può nel 1947/48 quando classificandosi undicesimo fa un mesto ritorno in [[Serie C]]<ref name="storia4"> {{cite web |url=http://www.piacenzacalcio.it/index.php?option=com_content&task=view&id=33&Itemid=42&limit=1&limitstart=3 |accessdate=16 maggio 2011 |title=Storia: Pagina 4}} Sito ufficiale</ref>.
=== Un ventennio nero ===
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==== 1996/97: Lacrime di gioia e di dolore ====
Nella stagione [[Serie_A_1996-1997|1996/97]] l'eredità di Cagni viene raccolta dall'emergente bergamasco [[Bortolo Mutti]], reduce da buone stagioni a Leffe e Verona. Caccia va al Napoli e viene rimpiazzato da [[Pasquale Luiso]] e dall'ex cremonese [[Andrea Tentoni]]. L'avvio di campionato è ottimo: la squadra si mantiene a centroclassifica e il 1° dicembre 1996 batte addirittura il Milan per 3-2, grazie a una prodezza in rovesciata di Luiso. Segue un periodo di profonda crisi di risultati, aggravata dalla morte di Leonardo Garilli, il 30 dicembre 1996; a lui viene intitolato lo stadio della Galleana e il figlio Stefano ne eredita la carica di presidente. Il finale di stagione è un testa a testa con Cagliari e Perugia: all'ultima giornata il Piacenza batte gli umbri per 2-1 nello scontro diretto e li condanna alla serie B per classifica avulsa. Il Cagliari vince a San Siro contro il Milan e impone uno spareggio con gli uomini di Mutti per determinare la quarta retrocessa. Domenica 15 giugno 1997 al San Paolo di Napoli si ritrovano di fronte emiliani e sardi: dopo 8 minuti Luiso porta in vantaggio il Piacenza e [[Giuseppe Scienza]] raddoppia prima dello scadere del primo tempo. Tovalieri prova a riaprire la gara per i sardi ma uno scatenato Luiso segna il 3-1 a pochi minuti dal termine<ref>[http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/giugno/16/Luiso_salva_Piacenza_ga_0_9706164822.shtml è Luiso il salva Piacenza] Archivio storico della [[Gazzetta dello Sport]]</ref>.
==== 1997/98: Una salvezza a suon di pareggi ====
Nell'estate 1997 Bortolo Mutti passa al Napoli e viene sostituito da [[Vincenzo Guerini]]<ref>[http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/giugno/20/Garilli_Piacenza_controcorrente_resta_italiano_ga_0_9706206044.shtml Garilli e un Piacenza controcorrente: "resta italiano"] Archivio storico della [[Gazzetta dello Sport]]</ref>. Se ne vanno alcune colonne degli anni d'oro: il portiere [[Massimo Taibi]] passa al Milan, capitan Lucci al Verona, Di Francesco alla Roma e Luiso al Vicenza. Tra gli arrivi spiccano il 38enne difensore [[Pietro Vierchowod]]<ref>[http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/settembre/06/Vierchowod_mai_dire_pensione_ga_0_9709068249.shtml Vierchowod, mai dire pensione] Archivio storico della [[Gazzetta dello Sport]]</ref> e il talentuoso [[Giovanni Stroppa]]. Come da tradizione, l'inizio di campionato è stentato: 4 punti in 9 giornate. La svolta arriva a dicembre con i successi su Empoli e Napoli, che rimettno in corsa i biancorossi. Il Piacenza di Guerini vince poco ma pareggia tanto (di rilievo lo 0-0 a San Siro contro l'Inter e il 3-3 interno con la Roma firmato in rovesciata da [[Fabian Valtolina|Valtolina]]), mantenendosi in linea di galleggiamento fino all'ultima giornata, quando vince per 3-1 a Lecce e conquista la terza salvezza consecutiva.
==== 1998/99: Gran calcio e grande salvezza ====
Guerini non viene confermato e per sostiuirlo viene chiamato [[Giuseppe Materazzi]]<ref>[http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/maggio/24/Piacenza_scelto_Materazzi_ga_0_9805247510.shtml Il Piacenza ha scelto Materazzi] Archivio storico della [[Gazzetta dello Sport]]</ref>, reduce da tre esoneri (Bari, Padova e Brescia). La squadra non presenta grandi novità se non il ritorno del giovane prodotto del vivaio [[Simone Inzaghi]] (fratello di Filippo) e il ritorno in Italia dopo due stagioni al [[Bayern Monaco]] di [[Ruggiero Rizzitelli]]. La squadra di Materazzi ha un buon impatto sul campionato mantenendosi sempre in zona tranquilla e producendo un ottimo calcio, sotto la regia di Giovanni Stroppa. Dopo la vittoria sulla Fiorentina capolista, però, inizia un periodo di appannamento (una vittoria in dodici giornate), fugato dal consueto grande finale di stagione. Trascinati dalla rivelazione Simone Inzaghi (15 reti per lui), i biancorossi battono la Roma, espugnano Parma e impattano in casa con la [[Salernitana]], condannandola alla serie B e mantenendo a propria volta la massima serie<ref>[http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/maggio/24/Piacenza_non_salva_Salerno_ga_0_9905247521.shtml Piacenza non salva Salerno] Archivio storico della [[Gazzetta dello Sport]]</ref>.
==== 1999/00: Retrocessione senza appello ====
La stagione 1999/00 registra ancora un cambio in panchina: via Materazzi, arriva [[Luigi Simoni]]<ref>[http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/giugno/01/Simoni_riparte_Piacenza_ga_0_9906018965.shtml Simoni riparte da Piacenza] Archivio storico della [[Gazzetta dello Sport]]</ref>, subito osteggiato dall'ambiente per i suoi trascorsi cremonesi. Senza Simone Inzaghi (ceduto alla Lazio), il Piacenza non segna ed entra in un tunnel di risultati negativi e gioco scadente, accentuato dall'accantonamento di Stroppa. Simoni viene messo sul banco degli imputati e viene esonerato dopo il 3-0 di Cagliari<ref>[http://archiviostorico.gazzetta.it/2000/gennaio/11/Simoni_esonerato_dal_Piacenza_ga_0_0001115335.shtml Simoni esonerato dal Piacenza] Archivio storico della [[Gazzetta dello Sport]]</ref>; gli subentrano [[Daniele Bernazzani]] e [[Maurizio Braghin]], tecnici del settore giovanile<ref>[http://archiviostorico.gazzetta.it/2000/gennaio/18/Piacenza_duo_Braghin_Bernazzani_ga_0_0001184611.shtml Piacenza al duo Braghin Bernazzani] Archivio storico della [[Gazzetta dello Sport]]</ref>. Il cambio non sortisce gli effetti sperati e alla fine i biancorossi chiudono all'ultimo posto; tra i giovani lanciati per disperazione si segnala il diciottenne [[Alberto Gilardino]].
=== La nuova rinascita ===
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==== 2000/01: Novellino e la corazzata biancorossa ====
La retrocessione porta cambiamenti alla guida societaria: Stefano Garilli lascia al fratello Fabrizio la presidenza e l'intenzione è quella di tornare immediatamente in A<ref>[http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/dicembre/23/Piacenza_resta_nelle_mani_Garilli_ga_0_9912235445.shtml Il Piacenza resta nelle mani di un Garilli] Archivio storico della [[Gazzetta dello Sport]]</ref>. Il nuovo allenatore è un esperto di promozioni come [[Walter Alfredo Novellino]]<ref>[http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/dicembre/23/Piacenza_resta_nelle_mani_Garilli_ga_0_9912235445.shtml Novellino apre il cantiere Piacenza] Archivio storico della [[Gazzetta dello Sport]]</ref>. Gli viene affidata una rosa di assoluto valore: arrivano [[Nicola Caccia]] e il regista [[Sergio Volpi]], e rimane l'ala [[Carmine Gautieri]]. La squadra stenta un po' ad ingranare in autunno, ma dopo gli innesti di [[Fabio Artico]] e [[Gabriele Ambrosetti]] infila una serie di risultati utili (tra cui due filotti di sei vittorie consecutive) che spalancano le porte al ritorno in serie A. La promozione arriva con due turni di anticipo, il 27 maggio 2001, battendo per 2-1 la Sampdoria degli ex Gigi Cagni e Pasquale Luiso.▼
▲Il nuovo allenatore è un esperto di promozioni come [[Walter Alfredo Novellino]]. Gli viene affidata una rosa di assoluto valore: arrivano [[Nicola Caccia]] e il regista [[Sergio Volpi]], e rimane l'ala [[Carmine Gautieri]]. La squadra stenta un po' ad ingranare in autunno, ma dopo gli innesti di [[Fabio Artico]] e [[Gabriele Ambrosetti]] infila una serie di risultati utili (tra cui due filotti di sei vittorie consecutive) che spalancano le porte al ritorno in serie A. La promozione arriva con due turni di anticipo, il 27 maggio 2001, battendo per 2-1 la Sampdoria degli ex Gigi Cagni e Pasquale Luiso.
==== 2001/02: Salvezza e primi stranieri ====
La stagione 2001/02 inizia con importanti novità: arrivano i primi due stranieri che vestono la casacca biancorossa, i brasiliani [[Matuzalem]], che sarà il primo straniero a scendere in campo con i colori biancorossi,<ref>[http://archiviostorico.gazzetta.it/2001/agosto/26/Matuzalem_nella_storia_del_Piacenza_ga_0_0108266103.shtml Matuzalem nella storia del Piacenza] Archivio storico della [[Gazzetta dello Sport]]</ref> e [[Amauri]] provenienti dal Napoli. Prima di allora il Piacenza non aveva mai tesserato calciatori stranieri, tanto da meritarsi l'appellativo di "squadra tutta italiana".<ref>[http://archiviostorico.gazzetta.it/2006/novembre/15/Passa_straniero_Piacenza_va_ga_10_061115083.shtml Passa lo straniero, il Piacenza va] Archivio storico della [[Gazzetta dello Sport]]</ref> Il mercato porta a Piacenza anche l'esperto bomber [[Dario Hubner]] ed Eusebio Di Francesco, di ritorno dopo quattro stagioni alla Roma. L'obiettivo è una salvezza tranquilla, ma una certa discontinuità di rendimento obbliga Hubner e compagni ad attendere l'ultima giornata per festeggiare la permanenza in serie A. Nello scontro diretto con il Verona gli uomini di Novellino si impongono 3-0 condannando gli scaligeri alla serie B; Hubner segna una doppietta e si laurea capocannoniere con 24 reti al pari dello juventino [[David Trezeguet]]<ref>[http://archiviostorico.gazzetta.it/2002/maggio/06/Hubner_felicita_Piacenza_ga_0_0205061450.shtml Hubner, felicità di Piacenza] Archivio storico della [[Gazzetta dello Sport]]</ref>.
==== 2002/03: Non basta il ritorno di Cagni ====
L'addio di Novellino, che emigra assieme a Volpi alla Sampdoria, porta sulla panchina biancorossa l'esordiente [[Andrea Agostinelli]], reduce da buone esperienze a Pistoia e Terni<ref>[http://archiviostorico.gazzetta.it/2002/giugno/11/Spalletti_firma_Agostinelli_presenta_ga_0_0206114613.shtml Spalletti firma, Agostinelli si presenta] Archivio storico della [[Gazzetta dello Sport]]</ref>. Il colpo più importante del mercato è [[Enzo Maresca]] dalla Juventus, l'obiettivo è sempre lo stesso: salvarsi. Come nel 1969/70, ad un avvio folgorante (due vittorie nelle prime due giornte) fa seguito una pesante crisi di gioco e di risultati. Il rovescio interno contro il Brescia (1-4), all'inizio del girone di ritorno, costa il posto ad Agostinelli; sulla panchina emiliana torna Gigi Cagni<ref>[http://archiviostorico.gazzetta.it/2003/febbraio/20/Dominissini_Agostinelli_ga_0_0302203064.shtml Dominissini e Agostinelli] Archivio storico della [[Gazzetta dello Sport]]</ref>. Rivitalizzato dal cambio di guida tecnica, dagli acquisti del mercato di gennaio ([[Marco Marchionni]], [[Claudio Ferrarese]] e [[Davide Baiocco]]) e dalla ritrovata vena di Hubner, il Piacenza cerca una rimonta disperata, che però fallisce ad una giornata dal termine con la sconfitta di Parma (3-2)<ref>[http://archiviostorico.gazzetta.it/2003/maggio/18/Piacenza_addio_miracolo_ga_0_03051810050.shtml Piacenza, addio miracolo] Archivio storico della [[Gazzetta dello Sport]]</ref>. Si chiude con questo campionato l'avventura degli emiliani in serie A.
==== 2003/04: Un campionato sopra le righe ====
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==== Dal 2007 a oggi ====
Sfumata la promozione, Iachini passa al [[Chievo Verona]] e la squadra viene indebolita da una serie di cessioni "eccellenti" (il portiere [[Ferdinando Coppola|Coppola]], il difensore argentino [[Hugo Campagnaro|Campagnaro]] e soprattutto Nocerino e Cacia). Sotto la guida del nuovo tecnico Gianmarco Remondina (affiancato per motivi di patentino da [[Felice Secondini]]), l'avvio di campionato è disastroso, nonostante l'innesto del franco-marocchino [[Houssine Kharja]], e Remondina viene esonerato dopo undici partite
Anche Pioli, però, lascia il Piacenza, per passare al Sassuolo insieme al capitano [[Luigi Riccio]]. Per il terzo anno consecutivo si punta alla salvezza con un nuovo allenatore, [[Fabrizio Castori]]<ref>[http://archiviostorico.gazzetta.it/2009/luglio/03/Piacenza_Castori_Cozza_per_Salernitana_ga_10_090703043.shtml Piacenza: Castori, c'è Cozza per la Salernitana] Archivio storico della [[Gazzetta dello Sport]]</ref>. La squadra viene costruita al risparmio pur conservando i gioielli Moscardelli e [[Radja Nainggolan]], quest'ultimo prodotto del vivaio. L'ennesima partenza ad handicap (9 punti in 13 partite) costa il posto a Castori<ref>[http://archiviostorico.gazzetta.it/2009/novembre/11/Piacenza_salta_Castori_per_ora_ga_10_091111077.shtml Al Piacenza salta Castori, per ora Gelain] Archivio storico della [[Gazzetta dello Sport]]</ref>, sostituito da [[Massimo Ficcadenti]]. A gennaio la rosa viene rivoluzionata dal neo direttore sportivo [[Antonino Imborgia]], ma la salvezza arriva solo alla penultima giornata battendo il Gallipoli<ref>[http://archiviostorico.gazzetta.it/2010/maggio/24/Piacenza_salvezza_Foti_Guzman_decisivi_ga_3_100524009.shtml Piacenza è salvezza, Foti-Guzman decisivi] Archivio storico della [[Gazzetta dello Sport]]</ref>.
Nella [[Serie_B_2010-2011|stagione corrente]] le difficoltà economiche si accentuano: la rosa viene costruita puntando su prestiti, giovani e svincolati. Si registrano diversi ritorni: [[Armando Madonna]] (capitano all'epoca di Rota) in panchina, [[Sergio Volpi]] e [[Daniele Cacia]] in campo. Viene invece ceduto al Chievo Moscardelli, capitano e uomo-simbolo. Per l'ennesima stagione un brutto avvio di campionato (2 punti in sette partite) viene gradatamente recuperato grazie agli acquisti in corso d'opera (Catinali, [[Damiano Zenoni]] e [[Carlo Gervasoni|Gervasoni]] e al ritorno ad alti livelli di Cacia.
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{{cn|La tifoseria piacentina è gemellata con quella del [[Unione Sportiva Pergocrema 1932|Pergocrema]], che attualmente milita nel campionato di [[Lega Pro Prima Divisione|Prima Divisione]]; tale gemellaggio è nato a causa della comune inamicizia verso la [[Unione Sportiva Cremonese|Cremonese]]. La rivalità più accesa e storica è riservata proprio alla Cremonese, con il quale si disputa il cosiddetto Derby del Po (che però attualmente non ha luogo, perché il Piacenza è in Serie B e la Cremonese in Prima Divisione). L'altra forte rivalità è rappresentata dalla [[Associazione Calcio Reggiana 1919|Reggiana]], la cui tifoseria è peraltro gemellata con quella della Cremonese.}}
== Cronistoria<ref>[http://www.piacenzacalcio.it/index.php?option=com_content&task=view&id=37&Itemid=49&limit=1&limitstart=0 Cronologia] Sito ufficiale</ref><ref>[http://www.piacenzacalcio.it/index.php?option=com_content&task=view&id=37&Itemid=49&limit=1&limitstart=1 Cronologia: Pagina 2] Sito ufficiale</ref> ==
{| class="toccolours" style="background:white"
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<!-- AGGIORNAMENTO COMPRENSIVO DELLA STAGIONE 2009/10 -->In 86 stagioni sportive disputate a partire dall'esordio a livello nazionale nella [[Lega Calcio|Lega Nord]] il [[12 novembre]] [[1922]], compresi 4 tornei di [[Seconda Divisione]] (B), 2 tornei del [[Lega Pro|Direttorio Divisioni Inferiori Nord]] (C), 1 torneo [[Serie B Alta Italia 1945-1946|misto Altitalia]] giocato con titolo sportivo di Serie C, e 1 torneo di [[Serie C2]]. In precedenza il Piacenza afferiva al Comitato Regionale Emiliano.
== Presidenti<ref>[http://www.piacenzacalcio.it/index.php?option=com_content&task=view&id=38&Itemid=50 Presidenti] Sito ufficiale</ref> ==
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== Allenatori<ref>[http://www.piacenzacalcio.it/index.php?option=com_content&task=view&id=39&Itemid=51 Allenatori] Sito ufficiale</ref> ==
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