Unione Calcio Sampdoria: differenze tra le versioni

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La Sampdoria nasce il [[12 agosto]] del [[1946]], dalla fusione fra le società genovesi ''Sampierdarenese'' e ''Andrea Doria''. Le due squadre erano già state iscritte in [[Serie A]], quindi la Sampdoria poté subito giocare nel massimo campionato. Il primo campionato disputato dai ''blucerchiati'' fu quello del [[Serie A 1946-1947|1946-1947]], in cui la Sampdoria si piazzò al decimo posto. Per circa venti anni i genovesi giocarono costantemente in Serie A, con risultati alterni, di cui il migliore nell'annata [[Serie A 1960-1961|1960-1961]], in cui ottenne un ottimo quarto posto. Nella [[Serie A 1965-1966|stagione 1965-1966]] la Sampdoria si qualificò sedicesima in campionato, retrocedendo in [[Serie B]] per la prima volta. Tuttavia, l'[[Serie B 1966-1967|anno dopo]] vinse il campionato secondario, piazzandosi al primo posto, e tornò in Serie A.
 
Passeranno altri venti anni prima di vedere la Sampdoria ottenere un alloro: Nel [[Serie A 1984-1985|campionato 1984-1985]] la Sampdoria vinse la [[Coppa Italia]], la prima della sua storia, sconfiggendo il [[Associazione Calcio Milan|Milan]] in doppia finale (0-1 a [[Milano]] con rete di [[Graeme Souness]] e 2-1 a [[Genova]] con reti di [[Roberto Mancini]] e [[Gianluca Vialli]]) e si piazzò al quarto posto in campionato. L'anno successivo, la Samp, raggiunse di nuovo la finale della [[Coppa Italia 1985-1986]], ma venne sconfitta dalla [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] (vittoria blucerchiata a [[Genova]] per 2-1 e vittoria giallorossa a [[Roma]] per 2-0). Due anni dopo, nel [[Serie A 1987-1988|campionato 1987-1988]], raggiunse per la terza volta la finale di [[Coppa Italia 1987-1988]], vincendola, sconfiggendo il [[Torino Calcio]] (vittoria sampdoriana per 2-0 a [[Genova]] con reti di [[Hans Peter Briegel]] e [[Gianluca Vialli]], e vittoria granata a [[Torino]] per 2-1). Partecipò così alla prima edizione in assoluto di un nuovo trofeo, la [[Supercoppa Italiana]] nel 1988 contro il [[Milan]] campione d'Italia, tuttavia con esito negativo; i rossoneri si imposero per 3-1 a San Siro. Anche l'anno dopo riuscì a mantenere la coccarda della [[Coppa Italia 1988-1989]] sulla sua maglia, sconfiggendo in finale il [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]] di [[Diego Maradona|Maradona]]; all'andata vittoria a [[Napoli]] degli azzurri per 1-0 e a [[Cremona]] (stadio di "casa" dove giocò la Sampdoria perchè lo [[Stadio Luigi Ferraris]] era in ricostruzione per i Mondiali di Italia 90) vittoria per 4-0 dei bluerchiati con reti realizzate da [[Gianluca Vialli]], [[Toninho Cerezo]], [[Pietro Vierchowod]] e [[Roberto Mancini]]. Poté, così, nuovamente partecipare alla [[Supercoppa Italiana]] nel 1989, anche stavolta perdendo, con l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] per 2-0 a San Siro. I blucerchiati, dunque, qualificati per la [[Coppa delle Coppe 1988-1989]] riuscirono ad arrivare, in questa competizione, allo loro prima finale europea giocando contro il [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]] a [[Berna]] dove, però, gli spagnoli si imposero per 2-0 con reti di [[Julio Salinas]] e di [[Luis María López Rekarte]]. L'anno seguente, la Samp, riuscì nell'impresa di qualificarsi ancora in finale nella [[Coppa delle Coppe 1989-1990]] e a vincerla, sconfiggendo i belgi dell'[[Royal Sporting Club Anderlecht|Anderlecht]] il 9 maggio del 1990 a [[Goteborg]], con il risultato di 2-0 ,grazie a due reti realizzate da [[Gianluca Vialli]] nei tempi supplementari, potendo così alzare in cielo il suo primo trofeo europeo. Non riuscì poi a vincere la [[Supercoppa Europea 1990]] nel 1990, persa con il Milan campione d'europa (1-1 a [[Genova]] e vittoria milanista per 2-0 a [[Milano]]). L'anno dopo, però, a coronamento degli splendidi anni appena passati, la Sampdoria vinse lo [[scudetto]] del [[Serie A 1990-1991|1991]], il primo della sua storia. Inoltre, raggiunse nuovamente la finale indella [[Coppa Italia 1990-1991]], venendo sconfitta dalla Roma (vittoria giallorossa a [[Roma]] per 3-1 e pareggio di 1-1 a [[Genova]]. Sempre con i giallorossi della [[Roma Calcio]], comunque, vincerà la [[Supercoppa Italiana]] poco tempo dopo nel 1991, con il risultato di 1-0 nella partita singola disputata a [[Genova]] con rete di [[Roberto Mancini]]. Nel 1992 arrivò in finale della [[Coppa dei Campioni]] dove resistì fino, ai tempi supplementari contro il [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]], ma i doriani vennero sconfitti per 1-0 con rete di [[Ronald Koeman|Koeman]] su una dubbia punizione a favore degli spagnoli. In quella serata a [[Wembley]] si registrò l'esodo di quasi 30.000 sampdoriani, oltrchè, il punto più alto e prestigioso nella storia della società calcistica genovese. Il principale autore di questi successi, che rese tutto possibile, fu il presidente [[Paolo Mantovani]] che portò alla Sampdoria grandi campioni come: [[Gianluca Pagliuca]], [[Pietro Vierchowod]], [[Moreno Mannini]], [[Toninho Cerezo]], [[Fausto Pari]], [[Attilio Lombardo]], [[Srečko Katanec]] e soprattutto [[Roberto Mancini]] e [[Gianluca Vialli]] (quest'ultimo capocannoniere della [[Coppa Italia 1988-1989]] e della [[Serie A]] 1990-1991, entrambe competizioni vinte), soprannominati ''i gemelli del gol''.
 
Il 14 ottobre 1993 il presidente [[Paolo Mantovani]] scomparì e la società passò sotto il comando (contro la volontà del padre, il quale non voleva che la sua famiglia si occupasse di calcio) del figlio [[Enrico Mantovani]].