Taberna: differenze tra le versioni

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Le tabernae, probabilmente, hanno fatto la loro prima apparizione in [[Grecia]], in quelle località importanti per fini commerciali intorno alla fine del [[V secolo a.C.|V]] e [[IV secolo a.C.]] In seguito all'espansione dell'Impero Romano nel [[Mediterraneo]], il numero delle tabernae crebbe in maniera esponenziale, aumentandone l'importanza commerciale nell'economia urbana di numerose città quali [[Pompei]], [[Ostia (città antica)|Ostia]], [[Corinto]], [[Nuova Cartagine]], Narbo <ref name=Cambridge>Cambridge Ancient History, vol. IX ''The Last Age of the Roman Republic 146-43 B.C.'' seconda edizione. A cura di JA Crook, Andrew Linott, e Elizabeth Rawson, 1994 pp. 656-688</ref>. Molte di queste città erano porti dove i beni di lusso e la merce esotica importata, veniva venduta al pubblico: le tabernae erano le infrastrutture che agevolavano gli scambi commerciali.
 
[[Tito Livio]] scrive di una battaglia che [[Marco Furio Camillo]], un generale romano vissuto nel periodo di espansione dell'della[[ImperoRepubblica Romana]] fra il V e IV secolo a.C., ebbe con le tabernae di [[Tusculum]] (oggi [[Tuscania]]) in [[Lazio]]:
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''Montato il campo nei pressi delle porte della città, Camillo desiderando sapere se la stessa apparenza di pace che si avvertiva in campagna, regnasse anche nei pressi di quelle mura, entrò in città, dove ammirò le porte aperte e la moltitudine di mercanzia in vendita nei negozi e gli artigiani ognuno impegnato nel proprio mestiere, le scuole che risuonavano le voci degli scolari, le strade piene di gente con donne e bambini mescolati tra la folla e diretti là dove i loro impegni li chiamavano...'' <ref>[[Tito Livio]], [[Ab Urbe condita libri]], Libro VI. v.25</ref>