Satira menippea: differenze tra le versioni
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Dai componimenti satirici di Menippo prende corpo, nelle letterature classiche, un vero e proprio genere letterario caratterizzato da alcuni tratti distintivi:
* il ''[[prosimetrum]]'' (cioè l'inserzione di versi in un contesto in [[prosa]]);
* lo ''
* una struttura narrativa a tre piani dove si sposta l'azione (dagli [[Ade (regno)|Inferi]] alla Terra all'[[Olimpo (mitologia)|Olimpo)]];
* una prospettiva eccentrica (come, ad esempio, dall'alto del cielo o dell'Olimpo) da cui criticare e guardare con distacco il mondo;
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Altre caratteristiche formali e contenutistiche di questo genere particolare di satira erano la [[parodia]] letteraria, un certo realismo popolare, nonché ambientazioni frequentemente fantastiche e grottesche.
In ambito latino sono riconducibili alla satira menippea le ''[[Saturae Menippeae (Varrone)|Saturae Menippeae]]'' di [[Marco Terenzio Varrone|Varrone]] ([[I secolo a.C.]]); l<nowiki>'
La categoria di satira menippea è stata ripresa da un autorevole studioso come [[Michail Michajlovič Bachtin]] il quale ne ha ampliato i tratti formali distintivi trasformandola in una sorta di genere carnevalizzato e onnicomprensivo, portatore fin nelle letterature moderne - Bachtin considera, ad esempio, alcuni brani di romanzi di [[Fëdor Mikhailovič Dostoevskij|Dostoevskij]] come "satire menippee" - di quell'elemento "carnevalesco" da lui ampiamente studiato.
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* [[Satira]]
* [[Satira latina]]
* [[Prosimetrum]]
* [[Spudaiogeloion|Spudaiogéloion]]''
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