Chiesa di San Pasquale (Taranto): differenze tra le versioni

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== Storia ==
Al tempo della costruzione del convento, gli [[Alcantarini]] dovettero superare numerosi ostacoli per la sua realizzazione, sia da parte del vicino convento [[Antonio di Padova|Sant'Antonio]] dei [[Frati Minori Riformati]] e dei [[Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo|Carmelitani]] del convento del [[Chiesa di Maria Santissima del Monte Carmelo|Carmine]], sia da parte del Clero Diocesano. Ma il [[31 Maggio]] [[1736]] il sindaco Giovanni Delli Ponti e alcuni eletti tarentini si impegnarono col Provinciale Padre Bernardo della Concezione alla fondazione della casa religiosa. La realizzazione e costruzione dell'intero stabile la si deve ad un frate non sacerdote, Fra Serafino Carrozzini della Concezione da [[Soleto]], che, col suo carisma, riuscì ad ottenere da [[Carlo III di Spagna|Carlo III di Borbone]] e dalla Regina [[Maria Amalia di Sassonia]], nel [[1747]], il decreto per la fondazione del convento, un sussidio di centottanta ducati per la fraternità alcantarina e il consenso del Papa [[Benedetto XIV]].
Il convento ottenne dai reali [[Borbone di Napoli|borbonici]] ,che provvidero anche con elargizioni personali donando al convento una ricca dote (oggi esposta nel museo-sacello), il titolo di "Reale Convento".
 
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Col la soppressione [[risorgimentale]], precisamente nel [[1865]], il convento fu tolto ai frati e destinato prima come casa circondariale e poi venduto al comune che lo adibì a [[Museo archeologico nazionale di Taranto|museo nazionale]]. Il giardino, invece, fu venduto all'asta, prima al comune e poi alla [[Marina Militare]], per la costruzione della [[Arsenale Militare Marittimo di Taranto|base navale]].
Solo la chiesa resistì alla soppressione risorgimentale grazie alla caparbietà dei frati, i quali, senza risorse economiche fisse, si sistemarono come dimora provvisoria in alcuni locali nel retro della sacrestia.
Nel 1881 Padre Giuseppe di S.Filomena da [[Capurso]], acquistò dal comune parte del vecchio terreno dei frati per edificarci quello che sarà l'attuale convento.
Nel 1959 il convento ottenero dal comune di taranto la Casa Natale di Sant'Egidio in città vecchia