Margaret Murray: differenze tra le versioni

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Riconosciuta la sua indubbia competenza come egittologa, Margaret Murray divenne famosa soprattutto a causa della sua ipotesi sul culto stregonesco. La speculazione dei suoi studi [[antropologia|antropologici]] vertevasi concentrò infatti sul [[folklore]] europeo, che la portò, secondo lei alla riscoperta, tramite la pubblicazione nel [[1933]] del libro ''[[Il Dio delle streghe]]'', di una [[religione pagana]] precristiana, che furitenuta capace di sopravvivere per millenni all'avvento del Cristianesimo come religione di stato; euna religione che venne poi perseguitatoperseguitata nei secoli come [[stregoneria]] dallada parte della religione ufficiale, soprattutto durante il periodo della cosiddetta [[caccia alle streghe]]. Queste teorie vennero pubblicate attraverso un primo studio accademico, ''Witch Cult in Western Europe'' del [[1921]] e poi soprattutto nel [[1933]] dal libro ''[[Il Dio delle streghe]]'', concepito proprio in favore di più vasto pubblico. Questa tesi della Murray ebbe un enorme successo in Gran Bretagna per oltre trenta anni, dove il ''[[milieu]]'' culturale del paese era già da tempo pronto ad accogliere tutto ciò che riguardava il paganesimo, il ritorno alla natura e le tradizioni folkloriche.
 
La tesi della Murray sulla stregoneria venne però in buona parte smentita a partire dagli anni '60, in seguito a più rigorosi studi antropologici. Nonostante questo ebbe comunque un enorme impatto sia a livello accademico che sociale tanto che venne presa come "mito di fondazione" della [[Wicca]]<ref> Hutton, Ronald (1999). ''Triumph of the Moon: A History of Modern Pagan Withcraft''. Oxford University Press. </ref> .