Zattiere: differenze tra le versioni
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=== Note storiche ===
Il commercio via terra un tempo era difficoltoso e pericoloso a causa della mancanza o del cattivo stato delle strade di collegamento a lunga distanza. La gente di [[Borgo Sacco]], a [[Rovereto]] in [[Trentino]], oppure di [[Perarolo di Cadore]] e [[Codissago]] in provincia di [[Belluno]], per citare solo alcuni esempi storici, realizzò delle zattere e con l’ausilio della corrente dell'[[Adige]] o del [[Piave]] iniziò a trasportare alla [[Repubblica di Venezia]] il legname necessario alla costruzione delle navi, che proveniva dalle foreste del Trentino, dell'[[Alto Adige]] o del [[Veneto]]. Le zattere erano costruite con tronchi uniti tra loro ( quelle tradizionali del fiume Piave con giunchi di noccioli intorti per torsione chiamate "sache") con grosse funi di [[canapa (tessile)|canapa]], e venivano comandate da un capo zattiere, di solito il più anziano o il più esperto. Gli zattieri a bordo erano in diversi, disposti al timone di prua, ai timoni laterali e ai lunghi pali che servivano a saggiare il fondo del fiume durante i passaggi vicino alle rocce o alle secche.
La zattera, oltre a trasportare se stessa, aveva una residua capacità di carico. Quindi si prestava al trasporto di altro legno (pali, tronchi di piccola pezzatura, assi e travi prodotte da segherie di valle), e anche per il trasporto di altre merci. Questa modalità di trasporto è riscontrabile su molti fiumi e in molte epoche, anche remote, a partire dai primi anni dopo il mille sino, in alcuni casi sempre più rari, ai primi decenni del secolo appena trascorso.
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