Somnium Scipionis: differenze tra le versioni

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Il '''''Somnium Scipionis''''' è l'ultima parte del sesto libro del [[trattato]] [[De re publica]] di [[Cicerone]], composto tra il [[56 ACa.C.|56]] ed il [[51 ACa.C.]].
 
Il Somnium Scipionis presenta dei temi di contenuto filosofico-mistico (è stato infatti paragonato al [[mito di Er]] ne [[La Repubblica (dialogo)|La Repubblica]] di [[Platone]], a cui la ''Repubblica'' di Cicerone sembra essere una risposta), come l'immortalità dell'anima, un premio celeste per le buone azioni degli uomini, l'esistenza di un aldilà, che furono ripresi nella cultura cristiana. In particolare [[Ambrogio_Teodosio_Macrobio|Macrobio]] scrisse un commentario in due volumi su quest'opera.
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== Contenuto ==
{{Trama}}
Nel ''Somnium'' Cicerone immagina un colloquio ambientato nel [[129 ACa.C.]] tra [[Publio Cornelio Scipione Emiliano]] e degli amici. Tra questi, [[Gaio Lelio]] gli chiede come mai nel [[133 ACa.C.]] non era stata costruita una statua, come premio, a [[Publio Cornelio Scipione Nasica]] che aveva ucciso [[Tiberio Gracco]], un sovvertitore delle istituzioni.
 
L'Emiliano risponde raccontando di un sogno che aveva avuto nel [[149 ACa.C.]], quando si era recato in [[Africa]] da [[Massinissa]], re della [[Numidia]], in occasione della [[terza guerra punica]]. Dopo aver parlato a lungo con Massinissa del nonno adottivo [[Publio Cornelio Scipione Africano]] (maggiore), questi appare in sogno all'Emiliano e tra loro comincia una dissertazione filosofica. L'Africano gli racconta profeticamente delle tappe della carriera [[Politica|politico]]-[[militare]], come pure dell'immortalità dell'[[anima]]. Dalla [[Via Lattea]], la sede degli eroi, spiega come la gloria terrena (il riconoscimento che Lelio si aspettava) sia ben poca cosa, mentre si dovrebbe anelare alle cose celesti.
 
Sulla Terra infatti si deve prestare servizio allo [[Stato]], perché chi avrà difeso e conservato la patria (i politici) e chi avrà colto l'armonia dell'assoluto (gli artisti) saranno i primi ad arrivare in cielo. Gli altri, dovranno purificarsi nell'orbita della luna prima di poter avere accesso alla Via Lattea.