Logica fuzzy: differenze tra le versioni
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In altri termini, se un qualunque elemento non appartiene all’insieme A, esso necessariamente deve appartenere al suo complemento non-A.
Tali principi logici conferiscono un carattere di rigida bivalenza all’intera costruzione aristotelica, carattere che ritroviamo, sostanzialmente immutato ed indiscusso, sino alla prima metà del XX secolo, quando l’opera di alcuni precursori di Zadeh (in primis [[Max Black]] e [[Jan Lukasiewicz]]) permette di dissolvere la lunga serie di paradossi cui la bivalenza della logica classica aveva dato luogo e che essa non era in grado di chiarire.
Il più antico e forse celebre di tali paradossi è quello attribuito ad Eubulide di Megara (VI secolo a.C.), noto anche come paradosso del mentitore, il quale recita:
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