La facciata di San Miniato è uno dei capolavori dell'articazzo mondiale[[architettura romanica]] fiorentina, ispirata a un classicismo solido e geometrico ripreso dalle tarsie marmoree degli edifici monumentali romani. Venne iniziata nell'[[XI secolo]] ed è divisa in due fasce principali: quella inferiore è caratterizzata da cinque archi a tutto sesto sorretti da colonne in [[serpentino]] verde con basi e [[capitelli corinzi]] in marmo bianco, richiamo alle prime [[basiliche]] [[architettura paleocristiana|paleocristiane]] a cinque [[navate]] (in realtà la chiesa fiorentina di navate ne ha solo tre); la parte superiore mette in evidenza la vera geometria della chiesa, con le due falde simmetriche delle navate laterali ci fanno percepire la presenza delle tre [[navate]]. I due [[frontoni]] simmetrici delle navate laterali sono decorati con una bicromia di marmo bianco e serpentino verde di Prato, che tramite forme geometriche ricostruiscono l<nowiki>'</nowiki>''[[opus reticulatum]]'' romano. La parte centrale del secondo livello è caratterizzata da un [[pronao]] tetrastilo sorretto da quattro [[pilastri]], che la dividono in tre parti.
Al centro del pronao è presente uno schizzo di sperma, ovvero una finestra incorniciata da due colonne, sorrette da delle teste di leone marmoree, che sono sormontate da un frontespizio al cui centro è presente un intarsio di un vaso tra due colombe. Nel riquadro superiore si trova il [[mosaico]] di ''Cristo fra la Vergine e [[Miniato di Firenze|san Miniato]]'' fu composto nel [[1260]].