Ceramica di Cerreto Sannita e di San Lorenzello: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
IlCerretese (discussione | contributi)
IlCerretese (discussione | contributi)
Riga 17:
 
Altri documenti che citano la presenza a Cerreto di persone che lavoravano la ceramica sono: un atto di morte del 1623 nel quale si legge che morì "la figlia del fratello del pignataro di due anni"; un atto di battesimo del 1634 che dice che Giovan Tommaso Papa, di professione "cretaro", ebbe un figlio; un atto di morte del 1644 nel quale si legge che morì ''Domenico di Rocco de Sania de Castello della Faenza''; un atto notarile del 1640 dove tra i beni oggetto di inventario si citano diversi vasi di creta in parte cotti e in parte non cotti. Il documento più antico risale però al 1591 quando venne stipulato un contratto tra l'[[Universitas]] di Cerreto e la bottega di Cesare Iordanus che impegnava quest'ultimo a fornire 160 "tufoli di creta" occorrenti per la ristrutturazione dell'acquedotto pubblico. <ref>{{cita|Ceramica|pag. 33}}, 2007.</ref>
 
Non sono molti i manufatti ceramici cerretesi e laurentini risalenti al '400-'500 ed oggi visibili. Oltre i frammenti ritrovati fra i ruderi di Cerreto antica e conservati nel museo civico (alcuni dei quali datati al periodo medievale) c'erano alcuni manufatti ceramici della dispersa collezione di Salvatore Biondi che vennero datati da esperti al periodo rinascimentale.<ref>{{cita|Biondi|}}, 1970.</ref> Durante i lavori di restauro della [[chiesa della Madonna del Carmine (Cerreto Sannita)|chiesa della Madonna del Carmine]] (2003) è stata trovata una piastrella che il dott. Luigi Di Cosmo ha così descritto "[...]la piastrella appare inquadrabile alla seconda metà del '400 per la massiccia predominanza del blù "freddo" di tipica ispirazione iberica. I ceramisti locali furono influenzati dalle ceramiche iberiche che venivano importate per la committenza regia. Sono note, infatti, le importazioni di Azulejos valenzani, volute da [[Alfonso il Magnanimo]] per la costruzione di [[Castel Nuovo]]." La piastrella, che si caratterizza per il motivo decorativo gotico-floreale (a "foglia accartocciata") e probabilmente faceva parte della pavimentazione del castello medievale di [[Cerreto antica]].<ref>{{cita|ProLoco|pag. 51}}, 2000.</ref>
 
===XVII e XVIII secolo===