Gentleman-driver: differenze tra le versioni

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Tra i ''gentleman-driver'' italiani si ricordano gli amici [[torinesi]] [[Emanuele Cacherano di Bricherasio|Emanuele di Bricherasio]] e [[Cesare Goria Gatti]] che insieme fondarono l'[[Accomandita Ceirano & C.|Accomandita Ceirano]] e la [[FIAT]], o i compagni d'università [[padovani]] [[Giacomo Miari]] e [[Francesco Giusti Del Giardino|Francesco Giusti]] che fondarono la [[Miari & Giusti|prima casa automobilistica italiana]], nel [[1894]].
 
In ambito sportivo, tra i moltissimi ''gentleman-driver'', si ricordano il francese [[André Dubonnet]] che negli [[anni 1920|anni Ventiventi]] si faceva confezionare, per le competizioni, vere e proprie ''[[dream car]]'' come la "[[Hispano-Suiza H6B Nieuport Tulipwood Torpedo|Tulipwood]]" o, in tempi più recenti, il conte [[Giannino Marzotto]], munifico cliente di [[Enzo Ferrari]] e valido pilota in gare prestigiose come la [[Mille Miglia]], che vinse nel [[1950]] e nel [[1953]], precedendo sul traguardo temibili concorrenti del calibro di [[Juan Manuel Fangio|Fangio]] e [[Felice Bonetto|Bonetto]].
 
Il ''gentleman-driver'' è oggi semplicemente sinonimo di pilota non professionista, visto che lo sport automobilistico, per gli elevati costi che comporta, viene prevalentemente praticato da persone di famiglie altolocate che possano sostenerne l'onere economico.