Guerra del sale (1556-1557): differenze tra le versioni

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Al tavolo delle trattative, che furono rapide, sedevano il duca d’Alba ed cardinal Carlo Carafa. Alle clausole rese pubbliche si aggiunse un accordo classificato riguardante il futuro del Ducato di Paliano (in pratica i feudi colonnesi) che veniva posto sotto il governo di un Consiglio fiduciario, composto da personalità delle due parti, senza specificarne la sorte definitiva.
 
Questa invece veniva determinata dal Trattato segreto, nelche sensostabiliva che in futuro (alla morte di papa Paolo IV) quelle terre sarebbero state restituite al dominio di Casa Colonna. Nel trattato palese comunque il pontefice fece includere una clausola riguardante la condanna a morte di Marcantonio ed il sequestro dei suoi feudi; pene che restarono in vigore, anche se solo nominalmente. La Spagna, tuttavia, non poteva abbandonare e deludere il suo più fedele e capace alleato italiano, per cui il cardinale Carafa, all’insaputa del papa, fu obbligato a sottoscrivere il citato accordo classificato che impegnava la sua parte alla cancellazione della condanna nei confronti dei Colonna ed alla restituzione alla casata di tutte le prerogative e dominanze sui possedimenti, riuniti due anni prima nello Stato di Paliano.
 
La pace di Cave sancì la fine dell'alleanza tra Paolo IV con la Francia e l'inizio del suo riavvicinamento alla Spagna ed inoltre la riabilitazione di Casa Colonna e in particolare di Marcantonio, in seguito ammiraglio pontificio alla [[battaglia di Lepanto]].