Natacha Rambova: differenze tra le versioni

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Fu proprio sul set di ''Camille'' che la Rambova conobbe Rodolfo Valentino. I due si sposarono il [[14 marzo]] [[1922]] a [[Mexicali]]. Il matrimonio con il divo nacque nel modo peggiore poiché l'attore fu arrestato per [[bigamia]] dopo appena qualche giorno: la legge americana del tempo permetteva, infatti, di risposarsi solo dopo un anno dalla separazione e il suo divorzio da [[Jean Acker]] non era ancora effettivo.
 
Rambova prende da subito nelle sue mani la carriera del marito, entrando in rotta di collisione con la Paramount. Vuole che la casa di produzione investa al meglio per valorizzare il più possibile Valentino. Reputa scialbi e poco interessanti i film che gli vengono proposti e lo induce a "ricattare" la compagnia. O accetteranno le sue condizioni, o Valentino non lavorerà più. Lasky, il tycoon della Famous Lasky, non cede, forte di un contratto capestro che lega l'attore e gli impedisce di lavorare per altri. Natacha insiste e Valentino lascia gli schermi e la Paramount. Per vivere, torna alla sua vecchia professione di ballerino, in coppia, questa volta, con la moglie. Ormai il suo nome è entrato nel Pantheon delle star, anzi, è lui la STAR per eccellenza. L'anno in cui resta lontano dagli schermi, invece che far cadere il suo nome nel dimenticatoio, contribuisce a farne leggenda: gli spettacoli dove lui e Rambova si esibiscono sono assaliti da folle di fan plaudenti, che vogliovogliono vederlo dal vivo. Alla fine, Lasky cede e accetta Rambova come supervisore dei film del marito.<ref>L'episodio è raccontato con profusione di particolari nel film biografico ''[[Valentino (film 1977)|Valentino]]'' di [[Ken Russell]] dove Valentino è interpretato da [[Rudolf Nureyev]] e Natacha Rambova da [[Michelle Phillips]]</ref>
 
Il matrimonio terminò perché la [[United Artists]] (subentrata alla [[Paramount]], nella produzione dei film di Valentino) vietò a Natacha di intromettersi negli affari del marito, di cui fino ad allora era stata unica manager.