Notte di Taranto: differenze tra le versioni
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Alle 23:20 gli aerei della prima ondata si ritirarono, ma alle 23:30 arrivarono gli aerei della seconda ondata. Nonostante il fuoco di sbarramento, un primo ''Swordfish'' sganciò un siluro contro la ''Caio Duilio'' colpendola a dritta, mentre due aerosiluranti colpirono la ''Littorio''. Un altro aereo mirò alla ''Vittorio Veneto'' che anche questa volta fu risparmiata, mentre un secondo ''Swordfish'' venne abbattuto nel tentativo di attaccare la ''Gorizia''.
Infine un ultimo attacco danneggiò seriamente l'incrociatore ''Trento''. Gli ultimi aerei si ritirarono alle ore 0:30 del 12 novembre: l'attacco contro Taranto era terminato. In 90 minuti gli aerosiluranti della Royal Navy avevano prodotto danni ingenti, in quanto metà delle navi da
Il bilancio fu di 58 morti, 32 dei quali sulla Littorio, e 581 feriti, sei navi da guerra danneggiate (3 corazzate -1 la Cavour in maniera tanto grave che non riprese più servizio- 1 incrociatore e 2 cacciatorpediniere), e diversi danni alle installazioni terrestri. Laconico, per ovvie ragioni di natura militare, il bollettino di guerra del Comando Supremo nº 158 del 12 novembre 1940:
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<references/>
==Bibliografia==
*[[Arrigo Petacco]]. ''Le battaglie navali del Mediterraneo nella seconda guerra mondiale''. Milano, [[Arnoldo Mondadori Editore]], 1996.
*[[Brian Bethan Schofield]]. ''La notte di Taranto: 11 novembre 1940''. Milano, [[Mursia]], 1991.
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