Elia: differenze tra le versioni

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[[Immagine:José de Ribera 031.jpg|thumb|250px|right|Il profeta Elia, di [[Spagnoletto|José de Ribera]]]]
'''Elia''' è la figura più carismatica dell'[[Antico Testamento]]; le sue gesta sono narrate nei due "libri dei [[re]]" della [[Bibbia]].
Profeta della città di Tisbita, egli svolse la propria missione sotto il re Acab. Risuscitò il figlio della vedova di Sarepta che lo ospitava durante una carestia; ultimo fedele al Dio di Abramo, sfidò e vinse i profeti del dio Baal sul monte Carmelo: qui, dopo che essi furono svenuti, dimostrò la potenza di Dio accendendo, con la preghiera, una pira di legna verde e bagnata. DopodichèDopodiché tagliò loro la testa. Fuggì sul monte Sinai, presso il quale gli porgeva cibo un angelo, e dove parlò con Dio. Chiamò Eliseo a seguirlo ed a essere il suo successore.
Fu rapito in cielo. Il profeta Malachia profetizzò che Elia sarebbe tornato prima del giorno del Signore: una profezia che, secondo la religione cristiana, si è adempiuta in Giovanni il battista.
Gli ebrei, viceversa, aspettavano ed aspettano ancora Elia: per questa ragione, al tempo di Gesù, alcuni pensavano che il Cristo fosse Elia ritornato (anche Gesù chiede agli apostoli: "La gente chi crede che io sia?" "La gente dice che tu sei Elia") o che lo chiamasse sulla Croce (mentre Egli, invece, invoca Dio: equivoco derivante dall'etimologia del nome stesso di Elia, che in aramaico significa "Yavhè è il mio unico Signore"). Apparve con Mosè durante la trasfigurazione di Gesù, a rappresentare la continuità di Cristo con i Patriarchi (Mosè) ed i Profeti (Elia, appunto).