Aquileia (città antica): differenze tra le versioni
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Aquileia proprio in questo periodo acquisì sempre più importanza strategico-militare. Doveva fungere da postazione avanzata a protezione dell'[[Italia romana|Italia settentrionale]], contro eventuali invasioni da nord e da est, come accadde:
*al tempo delle [[guerre cimbriche]] nel [[102 a.C.]];
*quando [[Mitridate VI]] progettò un'invasione della penisola, grazie all'alleanza con
*per il formarsi del potente regno delle tribù [[daci]]che ad opera del loro re [[Burebista]].<ref>[[Strabone]], ''Geografia'', VII, 3, 11.</ref>
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[[File:MANA - Büste Octavian.jpg|thumb|150px|Busto del giovane [[Augusto|Ottaviano]], futuro imperatore Augusto che da Aquileia condusse alcune [[Campagne militari di Ottaviano in Illirico (35-33 a.C.)|campagne militari]] contro Istri, Pannoni e Dalmati (Museo archeologico cittadino).]]
Il fatto che a Cesare sia stata assegnata inizialmente la provincia dell'Illirico come parte del suo ''[[imperium]]'', e che all'inizio del 58 a.C. ben tre legioni fossero state dislocate ad [[Aquileia]],<ref>Cesare, ''[[De Bello Gallico]]'', I, 10.</ref> potrebbe indicare che egli intendesse cercare proprio in quest'area gloria e ricchezze con cui accrescere il suo potere e la sua influenza militare e politica. Cesare aveva infatti bisogno di importanti vittorie militari così da costruirsi un suo potere personale con il quale controbilanciare quello che Pompeo si era costruito con le vittorie ottenute in Oriente. A tal fine progettava probabilmente una campagna oltre le [[Alpi Carniche]] fin sul [[Danubio]], sfruttando la crescente minaccia delle tribù della [[Dacia (regione storica)|Dacia]] (corrispondente grosso modo all'odierna [[Romania]]), che si erano riunite sotto la guida di [[Burebista]], il quale aveva poi guidato il suo popolo alla conquista dei territori dislocati ad ovest del fiume [[Tibisco]], oltrepassando il Danubio e sottomettendo l'intera area su cui si estende l'attuale [[Grande pianura ungherese|pianura ungherese]], ma soprattutto avvicinandosi pericolosamente all'Illirico romano e all'[[Italia (epoca romana)|Italia]]. Le sue armate si erano però fermate all'improvviso, forse per il timore di un possibile intervento diretto di Roma nell'area [[Balcani|balcano]]-[[Carpazi|carpatica]]. Così, invece di continuare nella sua marcia verso occidente, Burebista era tornato nelle sue basi in [[Transilvania]], rivolgendo poi le proprie mire ad Oriente: attaccò i [[Bastarni]] e infine assediò e distrusse l'antica [[colonizzazione greca|colonia greca]] di [[Olbia (Ucraina)|Olbia]] (nei pressi dell'attuale [[Odessa]]).<ref>J.Carcopino, ''Giulio Cesare'', Milano 1981, pp.255-260; A.Piganiol, ''Le conquiste dei Romani'', Milano 1989, pp.432-433.</ref>
Venticinque anni più tardi, tra il [[35 a.C.|35]] ed il [[33 a.C.]], Aquileia fu "quartier generale" delle [[Campagne militari di Ottaviano in Illirico (35-33 a.C.)|campagne militari di Ottaviano]] nell'[[Illirico]].
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