Petronio Arbitro: differenze tra le versioni

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'''Petronius''', detto '''arbiter elegantiae''' o '''arbiter elegantiarum''' (''arbitro dell'eleganza o delle eleganze'') (data di nascita, secondo gli studi più accreditati, sconosciuta - morto, attraverso una plausibile comparazione di fonti, nel 66 d.C) fu uno [[scrittori latini|scrittore latino]] e un [[filosofo]].
 
==Biografia==
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=== Petronio: un viaggio intelligente attraverso le bassezze umane ===
Petronio, la cui identità rimane ancora avvolta nel mistero, pare sia l'autore del 'Satyricon': ''Petronii Arbitri Satyricon Libri'', che significa sia ‘(Libri) di racconti satirici’ sia ‘(Libri) di racconti satireschi’, con riferimento, nel primo caso, alla tradizione satirica, mentre, nel secondo, alle abitudini lascive dei satiri. Egli narra, con efficace realismo, nel suo Satyricon, di un viaggio attraverso le bassezze umane. La descrizione, sotto un profilo letterario, è forse inferiore a quella elaborata da Seneca, ma è affascinante il gusto per l'erotismo e la denuncia dello squallore della morale comune. Petronio mette in evidenza il prevalere dell’istinto che porta l’uomo a compiere azioni d’ogni tipo, senza sfociare, però, in episodi di violenza estrema, come quelli dipinti negli scritti senacani. Petronio è anche di interesse antropologico: parla di racconti, contestualizzabili nella Roma del I secolo d.C, relativi alla licantropia, alla stregoneria, alla magia e al cannibalismo. Con spirito comico e, allo stesso tempo, con senso tragico, egli intende offrirci uno scorcio di civiltà e di vita romana, attraverso la quale prendere coscienza della crudezza della realtà e della condizione umana di sempre.