Cavo audio: differenze tra le versioni

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In realtà i cavi si limitano a trasferire passivamente dei segnali elettrici da un componente all’altro dell’impianto Hi-Fi, pertanto la loro bontà non si estrinseca nel “suonare”, quanto piuttosto nell'alterare il meno possibile il segnale trasferito.
Partendo da questo assunto, si può coerentemente concludere affermando che, al fine di ottimizzare le prestazioni di un buon impianto Hi-Fi, è sempre consigliabile utilizzare dei validi cavi, non necessariamente costosi, ma aventi caratteristich sicuramente adeguati alla loro funzione, sia dal punto di vista elettrico che meccanico, il più possibile corti, d'altronde, l'estrema purezza del conduttore di un cavo segnale, dal punto di vista elettrico non ha assolutamente alcun senso, basta la semplice verifica dello [[schema elettrico]] di un qualsiasi amplificatore e accorgersi che il segnale elettrico che transita nel cavo in metallo purissimo, entrando nel circuito dell'amplificatore, trova sulla sua strada il percorso obbligato di un [[resistore]] avente un valore [[resistenza elettrica|resistivo]] migliaia di volte piu alto, questo valore espresso in [[ohm]], contribuisce a determinare il valore di [[impedenza]] d'ingresso del circuito, che può arrivare a valori di svariate decine di Kohm.
 
==Voci correlate==
* [[RG-58]]
 
==Cavo di segnale==
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La filosofia alla base della realizzazione dei cavi di alimentazione [[Hi-end]] parte da una semplice considerazione: se è vero che il segnale audio che un impianto Hi-Fi “consegna” ai diffusori acustici (per essere trasformato in musica) alla fin fine è “fatto” con l’elettricità proveniente dai [[trasformatore|trasformatori]] della più vicina [[cabina elettrica]], pertanto, migliorando la qualità della “materia prima”, si interverrà sulla bontà del prodotto finale.
 
==Voci correlate==
* [[RG-58]]
 
[[Categoria:Audio]]