Teodone II di Baviera: differenze tra le versioni

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È con Teodone che inizia la storia documentata della Baviera. Egli rafforzò la Baviera internamente e nei suoi confini e, in accordo con [[ArbeoneArbeo di Frisinga]], fu un principe di grande potere che estese i propri domini fuori dai confini della Baviera stessa.
 
Numerose sono le incertezze sui suoi predecessori. Sua madre era probabilmente [[Fara di Bavaria]] (n. 600), figlia di Chrodoaldo dei Longobardi (575-624) e la madre di sua madre era probabilmente figlia di Gisolfo (n. 577).
== Biografia ==
 
Teodone stabilì la capitale a [[Ratisbona]]. Sposò Folchaide, donna dell'aristocrazia tedesca, per costruire anche in Germania una rete diplomatica forte con la Baviera. Egli intervenne nelle questioni Longobarde accogliendo i fuggiaschi [[Ansprando]] e [[Liutprando]], pretendenti alla [[Corona Ferrea]]. Liutprando successivamente sposò la figlia di Teodone, Guntrude. Teodone inoltre dovette difendere il proprio ducato dall'invasione degli [[Avari]] (con molte perdite soprattutto nella zona ad est della Baviera).
 
Teodone fu il protettore di quattro grandi missionari di Baviera: [[San Roberto]], [[San Erardo]], [[Emmerano di Ratisbona|Sant'Emmerano]] e probabilmente anche di [[San Corbiniano]]. Fu il primo a stilare dei progetti per la Chiesa bavarese, animando la coltivazione del territorio con un fervido attaccamento alla politica papale. Fu il primo duca bavarese a recarsi a [[Roma]], dove fu ricevuto in udienza da [[papa Gregorio II]]. Le sedi diocesane vennero stabilite nelle città principali, che erano utilizzate come sedi ducali: [[Ratisbona]], [[Salisburgo]], [[Frisinga]] e [[Passavia]].
 
Due dei suoi figli furono coinvolti nella morte di [[Sant'Emmerano]]. La figlia di Teodone, Uta, era incinta del proprio amante, il figlio di un servitore del padre. Temendo la rabbia del padre, la figlia confessò tutto a Sant'Emmerano nella speranza di salvare la propria anima e il proprio corpo. Sant'Emmerano, che stava partendo alla volta di Roma, consigliò Uta di dire al padre che il padre del figlio che aveva in grembo era Emmerano stesso. IDi ritorno da Roma, il fratello di Uta, [[Landperto]], arrivògli primaandò diincontro luicon alcuni armati e lo salutò con la famosa frase: "''Aie, episcope et gener noster!"'' (Ave, vescovo e nostro genero). Riteneva che il Santo avesse potuto sedurre sua sorella che ora era incinta di un figlio del peccato e come tale lo uccise e lo fecefecendolo a pezzi. Quando Teodone, quandoudita la verità dalla figlia, scoprì l'accaduto, mossofece a compassione, trasportòtrasportare i resti del santo a Ratisbona. Nient'altro si sa di Landperto e di Uta.
 
==Numeri di successione==
Molti storici hanno adoperato una divisione tra '''Teodone I''', reggente attorno al [[680]], e il '''Teodone II''', regnante nel primo VIII secolo Teodone I sembra essere valido se si considera le vicende che lo videro protagonista nelle biografie di sant'Emmerano, Uta e Landperto, mentre Teodone II è associato con san Corbiniano e Roberto per la riforma ecclesiastica del ducato. Tuttavia nemmeno i documenti d'epoca fanno distinzione tra i nomi dei due reggenti.
 
A complicare la faccenda, poi, tradizioni bavaresi riportano Teodone I e Teodone II come '''Teodone IV''' e '''Teodone V''' rispettivamente per differenziarli dai loro leggendari antenati, Teodone I e Teodone III che avrebbero regnato prima del [[550]].
 
==Matrimonio e discendenza==
Teodone II sposò Regintrude di Austrasia (figlia di [[Dagoberto I]] e Regintrude), dadalla cuiquale ebbe i seguenti figli:
 
* [[Teodeberto di Baviera|Teodeberto]]