Storia della pizza: differenze tra le versioni
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La pizza a [[Napoli]] fu popolarissima sia presso i napoletani più poveri che presso i nobili, compresi i sovrani [[Borbone di Napoli|borbonici]]. Il successo della pizza conquistò anche i sovrani di [[Casa Savoia]], tanto che proprio alla regina [[Margherita di Savoia]] nel [[1889]] il pizzaiolo Raffaele Esposito dedicò la "[[pizza Margherita]]", che rappresentava il nuovo [[Bandiera italiana|vessillo tricolore]] con il bianco della [[mozzarella]], il rosso del [[pomodoro]] ed il verde del [[basilico]].
Quella che oggi è chiamata pizza Margherita era tuttavia già stata preparata prima della dedica alla [[Margherita di Savoia|regina di Savoia]]. Francesco De
{{quote|Le pizze più ordinarie, dette ''coll'aglio e l'oglio'', han per condimento l'olio, e sopra vi si sparge, oltre il sale, l'[[origano]] e spicchi d'[[aglio]] trinciati minutamente. Altre sono coperte di formaggio grattugiato e condite collo [[strutto]], e allora vi si pone disopra qualche foglia di [[basilico]]. Alle prime spesso si aggiunge del pesce minuto; alle seconde delle sottili fette di [[mozzarella|muzzarella]]. Talora si fa uso di [[prosciutto]] affettato, di [[pomodoro|pomidoro]], di arselle, ec. Talora ripiegando la pasta su se stessa se ne forma quel che chiamasi ''calzone''.|Francesco de Bourcard, ''Usi e costumi di Napoli'', Vol. II, pag. 124}}
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