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'''Ouidah''' è una città situata nel dipartimento di [[Atlantique]] nello stato del [[Benin]]. Si tratta della città da cui, dopo un rituale di scomunica che li privava dell'iniziazione [[Vudù]], partivano gli schiavi, venduti dai loro conterranei e acquistati dai bianchi.
Oltre al museo, da non perdere la porta del non ritorno. Gli uomini che morivano prima di avere oltrepassato la porta e quindi erano ancora "iniziati" venivano sepolti nella terra, ma dopo averla passata non erano più considerati uomini e venivano gettati nell'oceano.
Nel [[2000]] Ii Cristiani construironocostruirono la porta del perdono.
Nel villaggio si trovano [[Bukono]], sacerdoti Voodoo, in grado di iniziare al [[Vudù]] e di compiere i riutali autentici.
 
==Forte di São João Baptista de Ajudá==
Il forte di São João Baptista de Ajudá è una piccola fortezza costruita dai [[Portoghesi]] nella città di Ouidah, sulla costa del Benin.
Il forte, costruito su un terreno ceduto al [[Portogallo]] dal re del Dahomey, rimase portoghese dal [[1721]] al [[1961]].
Nel [[1680]] il governatore di [[São Tomé e Príncipe]] fu autorizzato ad erigere un forte. Dopo essere stato abbandonato per vari anni venne riedificato nel 1721 e chiamato São João Baptista de Ajudá.
Il forte svolse un ruolo importante nell'ambito del commercio di schiavi portoghese.
Con l'abolizione della schiavitù nel [[1807]] il forte perse gradualmente di importanza. Sebbene il Portogallo ne rivendicasse sempre il possesso, l'effettiva occupazione ed amministrazione subì varie interruzioni. Il forte fu rioccupato stabilmente dal Portogallo nel [[1865]] nell'ambito del breve tentativo portoghese di stabilire un protettorato sul regno del [[Dahomey]].
Dopo la conquista francese del Dahomey ([[1891]]-[[1894]]), il possedimento si ridusse al solo territorio all'interno delle mura.
[[File:Fort Ouidah Benin.JPG|thumb|left|Forte portoghese]]
Fino alla sua annessione al Dahomey nel 1961 São João Baptista de Ajudá fu probabilmente la più piccola entità territoriale separata del mondo moderno.
L'annessione venne riconosciuta dal Portogallo solo nel [[1985]].
Restaurato con finanziamnetifinanziamenti portoghesi il forte ospita attualmente un museo.
 
 
 
==Note==