Edoardo Sanguineti: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
.anacondabot (discussione | contributi)
m Robot: Removing selflinks
Nessun oggetto della modifica
Riga 1:
{{quote|La [[poesia]] non è una cosa morta, ma vive una vita clandestina.|Edoardo Sanguineti}}
'''Edoardo Sanguineti''' (nato a [[Genova]] il [[9 dicembre]] [[1930]]) è uno [[Narrativa|scrittore]], [[Poesia|poeta]], [[Critica letteraria|critico]] e traduttore italiano. Ha fatto parte del [[Neoavanguardia|Gruppo 63]].
 
Figlio unico di Giovanni, impiegato di banca, e di Giuseppina Cocchi, si trasferì al'età di quattro anni a [[Torino]], città nella quale il padre aveva trovato un nuovo impiego come amministratore cassiere presso la tipografia Doyen & Marchisio.<br/>
Era ancora bambino quando, durante una normale visita di controllo, gli venne diagnosticata una grave malattia cardiaca. La diagnosi si rivelò in seguito errata ma questo episodio ha condizionato per lungo tempo lo stile di vita del poeta.
[[Image:Genova-Edoardo Sanguineti-DSCF7784.JPG|thumb|right|300px|Il [[poeta]] e critico Edoardo Sanguineti ad una conferenza a [[Genova]] su lessico e pubblicazioni [[Open Source]]]]
 
==Biografia==
===L'adolescenza===
A Torino abita uno zio di Edoardo, Luigi Cocchi, [[musicista]] e [[musicologo]], che aveva conosciuto [[Piero Gobetti|Gobetti]] e [[Antonio Gramsci|Gramsci]] e aveva collaborato alla rivista [[L'Ordine Nuovo (rivista)|L'Ordine Nuovo]] e che sarà il primo punto di riferimento per la formazione del giovane.
<br/>A [[Bordighera]], dove il giovane trascorre le vacanze estive, Edoardo frequenta il cugino Angelo Cervetto che gli trasmette la passione per il [[jazz]].
 
Nel frattempo, in seguito alla pertosse che aveva contratto, il giovanissimo Edoardo viene visitato da uno specialista che individua l'errore diagnostico del quale era stato vittima.
<br/>Edoardo è sanissimo e da quel momento deve fare intensi esercizi fisici per recuperare il tono muscolare. [[Ginnastica]], [[bicicletta]], [[tennis]] saranno da quel momento gli sport che dovrà intensamente affiancare allo studio. Ma intanto l'aspirazione del poeta di dedicarsi alla [[danza]] era sfumato e questo sarà un rimpianto che lo accompagnerà per molti anni della sua vita.
 
===1946-1950: gli anni del Liceo e delle prime conoscenze===
Nel [[1946]] Edoardo si iscrive al Liceo Classico [[Massimo D'Azeglio|D'Azeglio]] e avrà come insegnante di italiano Luigi Vigliani. A lui dedicherà il [[saggio]] su [[Guido Gozzano|Gozzano]] e gli farà leggere alcune poesie che saranno in seguito parte di ''Laborintus''.
 
In terza liceo, Sanguineti avrà come docente di [[storia]] e [[filosofia]] [[Albino Galvano]], [[pittore]], [[critico]], [[storico d'arte]], filosofo amante della [[psicanalisi]] e interessato alle avanguardie.
 
In questi anni il giovane frequenta il mondo "culturale" torinese, si reca a [[mostre]] e ascolta [[Concerto|concerti]], e conosce [[Carol Rama]], il [[Filologia|filologo]] classico [[Vincenzo Ciaffi]], il [[germanista]] [[Giovanni vittorio Amoretti|Vittorio Amoretti]] e il [[Romanzo|romanziere]] [[Guido Hess Seborga| Seborga]] (al secolo Guido Hess) che frequentava anche a Bordighera e che lo indirizzerà alle letture di [[Antoine-Marie-Joseph Artaud|Artaud]].
 
===1951-1955: la stesura di ''Laborintus''===
Nel [[1951]] Sanguineti inizia a scrivere l'opera che si chiamerà ''Laborintus'' e, come egli stesso dice nei ''Santi Anarchici'', scrive per una piccola comunità di lettori: "''Eravamo in cinque. E i miei quattro lettori erano una ragazza, un aspirante filologo classico e due altri studenti, uno di farmacia e l'altro di medicina''".
 
Conosce intanto [[Enrico Baj]] che crea il [[Manifesto della pittura nucleare|manifesto della pittura nucleare]], dando vita al [[Nuclearismo]].
 
Il [[1953]] è l'anno della morte della madre ma anche quello dell'incontro con Luciana che sposerà nel [[1954]]. <br>
Sempre nel 1954, in occasione della recensione di Sanguineti sulla rivista torinese "Galleria" dell'''Antologia critica del Novecento'', conosce [[Luciano Anceschi]] che legge ''Laborintus'' e decide di pubblicarlo.
 
Alcune poesie di ''Laborintus'' erano intanto apparse su "Numero", una rivista fiorentina diretta da Fiamma Vigo, alla quale era stato invitato a collaborare da [[Gianni Bertini]], un [[pittore]] pisano incontrato da Sanguineti nello studio di Galvano.
 
Nel [[1955]] nasce Federico, il primogenito del poeta.
 
===1956-1960: la pubblicazione, la laurea, la carriera universitaria===
Il [[1956]] è l'anno della pubblicazione di ''Laborintus'' ed è anche l'anno della laurea. Sanguineti infatti, che era iscritto presso l'[[Università di Torino]] alla Facoltà di Lettere, il [[30 ottobre]] discute una tesi dal titolo ''Interpretazione di Malebolge'' con il professor [[Giovanni Getto]].
 
Nasce in quel periodo [[Il Verri]] al quale Sanguineti collabora insieme a [[Elio Pagliarani|Pagliarani]] mentre [[Nanni Balestrini|Balestrini]] e [[Porta]], giovani allievi di Anceschi, sono tra i redattori.
 
Il [[1 novembre|1° novembre]] [[1957]] Sanguineti diventa assistente volontario presso la cattedra di Getto, insegnando contemporaneamente italiano nel triennio del liceo classico, in un istituto privato, diretto da suore domenicane.
 
Nel [[1958]] nasce il suo secondo figlio Alessandro.
 
===1961-1965: i Novissimi e la libera docenza===
{{Nota
|titolo=Prefazione ai Novissimi
|contenuto="Non soltanto è arcaico il voler usare un linguaggio contemplativo che pretende di conservare non già il valore e la possibilità della contemplazione, ma la sua reale sintassi; bensì è storicamente posto fuori luogo anche quel linguaggio argomentante che è stato nella lirica italiana una delle grandi invenzioni di Leopardi.
Due aspetti delle nostre poesie vorrei far notare particolarmente: una reale "riduzione dell'io" quale produttore di significati e una corrispondente versificazione priva di edonismo, libera da quella ambizione pseudo-rituale che è propria della ormai degradata versificazione sillabica e dei suoi moderni camuffamenti. (…)
Il nostro compito è di trattare la lingua comune con la stessa intensità che se fosse la lingua poetica della tradizione e di portare quest'ultima a misurarsi con la vita contemporanea. Si intravede qui un'indefinita possibilità di superare la spuria antinomia tra il cosiddetto monoliguismo, che degenera nella restaurazione classicistica, e quella "mescolanza degli stili" o plurilinguismo, che finisce in una mescolanza degli stili. (…)"
A. Giuliani, introduzione a ''I Novissimi'', Einaudi, Torino 1965
}}
Risale al [[1961]] la conoscenza da parte del poeta di [[Luciano Berio]] che gli chiede di collaborare per la Piccola Scala con una anti-opera. Nascerà da questa collaborazione ''Passaggio'' che andrà in scena nel [[1963]].
 
Sempre nel 1961 esce l'antologia dei ''Novissimi'' con prefazione di Giuliani che comprende le opere di Giuliani stesso, di Sanguineti, di Pagliarani, di Balestrini e di Porta.
 
Nasce nel [[1962]] il terzo figlio, Michele e nel 1963 si istituisce il [[Gruppo 63]] a [[Palermo]] che sarà il risultato dei legami e dei contatti culturali maturati nei precedenti anni.
 
Nel frattempo Sanguineti, che era diventato assistente incaricato e in seguito assistente ordinario di Getto nel 1963, consegue la libera docenza e ha come presidente di commissione [[Mario Fubini]].
 
In questo periodo frequenterà, in tre occasioni, anche le ''Décades di Cerisy'': la prima volta invitato da [[Giuseppe Ungaretti|Ungaretti]], al quale era dedicato il convegno, la seconda volta invitato dal gruppo di [[Tel Quel]], per il [[romanzo sperimentale]] e, alla fine degli anni [[1960|sessanta]], per il [[cinema]].
 
Nel [[1965]] otterrà una cattedra di Letteratura italiana moderna e contemporanea presso la facoltà di lettere dell'università di Torino.
 
===Il 1968: anno di cesura===
Nel [[1968]] si scioglie il [[Gruppo 63]] (e nel [[1969|'69]] termineranno anche le pubblicazioni della rivista "[[Quindici (rivista)|Quindici]]"). Nello stesso anno Sanguineti si candida alle elezioni per la Camera nelle liste del [[Partito Comunista Italiano|PCI]] ma deve trasferirsi a Salerno con la famiglia come incaricato all'università.
 
A Salerno Sanguineti terrà due corsi, quello di Letteratura italiana generale e quello di Letteratura italiana contemporanea e nel [[1970]] diventerà professore straordinario.
 
===1971-1974: cambiamenti===
Nel [[1971]] il poeta vive per sei mesi a [[Berlino]] con la famiglia, nel [[1972]] muore il padre, nel [[1973]] nasce la figlia Giulia e diventa, sempre a Salerno, professore ordinario.
 
Nello stesso anno inizia la collaborazione a "[[Paese Sera]]".
 
Nel [[1974]] ottiene una cattedra di Letteratura italiana presso l'Università di [[Genova]] dove si trasferisce con la famiglia e inizia a collaborare con il "[[Giorno]]".
 
===1976-1980: gli anni dell'impegno politico===
 
Nel [[1976]] Sanguineti inizia a collaborare con l'"[[Unità]]", e nel [[1980]] con il "[[Il Lavoro|Lavoro]]" di Genova. Sono questi anni di grande impegno politico: viene infatti eletto consigliere comunale a Genova (1976 - [[1981]]) e deputato della Camera ([[1979]] - [[1983]]), come indipendente nelle liste del [[Partito Comunista Italiano|PCI]].
 
===1981-2005: i viaggi, gli onori===
Numerosi sono i viaggi fatti in questo periodo sia in [[Europa]] che fuori dell'Europa ([[Unione Sovietica]], [[Georgia (stato)|Georgia]] e [[Uzbekistan]], [[Tunisia]], [[Cina]], [[Stati Uniti]], [[Canada]], [[Messico]], [[Colombia]], [[Argentina]], [[Perù]], [[Giappone]], [[India]]).
 
Nel [[1996]] viene nominato dal [[presidente della Repubblica]] [[Oscar Luigi Scalfaro]], Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di gran merito della [[Repubblica Italiana]].
 
Sanguineti, che ha lasciato nel [[2000]] l'Università e ha ricevuto numerosi premi letterari tra i quali la Corona d'oro di Struga, è membro e fondatore della "''Accadémie Européenne de poésie''" ([[Lussemburgo]]) e membro consulente del "''Poetry International''" ([[Rotterdam]]). Precedentemente Faraone poetico dell'[[Patafisica|Istituto Patafisico]] di [[Milano]], dal [[2001]] è Satrapo Trascendentale, Gran Maestro O.G.G. ([[Parigi]]) e presidente dell'[[Oplepo]].
 
==Il poeta==
===''Laborintus''===
La prima pubblicazione di ''Laborintus'', nel 1956, nella collezione "Oggetto e simbolo" diretta da Luciano Anceschi per la casa editrice Magenta, passa quasi inosservata.
Le sue poesie, così difficili e illeggibili, sarebbero divenute, solo un decennio dopo, norma per le sperimentazioni linguistiche-poetiche che avrebbero imperversato negli anni Sessanta.
 
[[Pier Paolo Pasolini|Pasolini]] in un articolo su "[[Il Punto]]" definisce la raccolta ''Laborintus'' "un tipico prodotto del neo-realismo post-ermetico" al quale Sanguineti replica sul n. 11 di "[[Officina (rivista letteraria)|Officina]]" nel novembre del [[1957]] con un articolo intitolato ''Una polemica in prosa'' ironizzando su le giuste distanze che Pasolini metteva tra il proprio "sperimentalismo" e quello "non puro sperimentalismo sanguinetiano".
 
La questione verrà ripresa da [[Luciano Anceschi]] sulla rivista [[Il Verri]] nel [[1960]] con questa affermazione:"''Accade in questi anni - e vogliamo mettere come data di inizio del movimento il 1956? - nel nostro paese qualche cosa di naturale, di prevedibile, di necessario: nasce probabilmente una nuova generazione letteraria"'.
 
===Lo sperimentalismo===
''Laborintus'' è infatti un testo di riferimento centrale per lo [[sperimentalismo]] degli anni [[1960|Sessanta]] soprattutto se confrontato con la poesia del suo tempo. Esso infatti si presenta come qualcosa di nuovo che apre soluzioni linguistiche e formali sconosciute a quella poesia che, nella seconda metà degli anni [[1950|Cinquanta]], dopo lo spegnersi del [[neorealismo]] si stava orientando verso l'[[antinovecentismo]] introdotto all'interno della rivista "Officina".
===La disgregazione del linguaggio===
Sanguineti, nel programma della [[neoavanguardia]], è figura centrale per il suo [[Ezra Pound|poundismo]], per i richiami [[Psicoanalisi|psicoanalitici]] dei suoi testi, per il suo plurilinguismo e per quel verso pronto a dilatarsi in "''un recitativo drammatico dove la soluzione metrica è rigorosamente atonale e, si potrebbe dire, gestuale''", come scriveva Giuliani.
 
La poesia di ''Laborintus'' sembra, con la sua accentuata disgregazione dei linguaggi, rifarsi alle esperienze [[Musica|musicali]] di un [[Luciano Berio|Berio]] o di un [[John Cage|Cage]] e, nell'ambito [[Pittura|pittorico]], all'informale [[Jackson Pollock|Pollock]], [[Jean Fautrier|Fautrier]] o [[Mark Rothko|Rothko]].
 
===La tecnica dell'''assemblage''===
La tecnica dell'''assemblage'', utilizzata nella poesia di Sanguineti, è infatti presa dall'ambito pittorico e gli oggetti - segni, tolti dallo spazio in cui erano collocati, acquistano improvvisamente la loro piena autonomia, ingrandendosi a dismisura.
 
===Dall'intellettualismo alla concretezza della quotidianità===
Sanguineti prosegue, dopo ''Laborintus'', con lo stesso stile ipercolto e sovraccarico e scrive, tra il [[1956]] e il [[1959]] le poesie di tema erotico che vanno sotto il nome ''Erotopaegnia'', poi, tra il [[1960]] e il [[1963]], ''Purgatorio de l'Inferno'' e nel [[1964]] raccoglie, sotto il titolo di ''Triperuno'', le precedenti sequenze precedute da ''Laborintus''.
 
Ma in queste poesie già si possono notare dei movimenti verso una scrittura che si sposta dall'intellettualismo dei primi esordi alla concretezza delle cose quotidiane e che, in alcuni punti, si aprono al diarismo dei successivi libri.
 
===Nuove raccolte===
Nella seconda raccolta del [[1972]], ''Wirrwarr'' (confusione) che si compone di due parti, "Testo di appercezione tematica" ([[1966]] - [[1968]]) e "Reisebilder" ([[1971]])(immagini di viaggio), il poeta pur continuando l'opera di destrutturazione del linguaggio che aveva iniziato con ''Triperuno'', cerca di recuperare le cose autentiche del reale e del vissuto.
 
Lo stile si fa più discorsivo e comunicativo, carattere questo che si ritrova nelle sue seguenti raccolte ''Postkarten'' (cartoline postali) del [[1978]], ''Stracciafoglio'' del [[1980]] e ''Scartabello'' del [[1981]] dove si impone un linguaggio più articolato che gioca su un registro parodico-ironico e si applica alle piccole cose della vita quotidiana.
 
In queste raccolte l'avanguardia di Sanguineti, pur senza contraddirsi o negarsi, non appare, paradossalmente, lontana da situazioni come quelle di [[Giovanni Giudici|Giudici]] o [[Eugenio Montale|Montale]] in opere come ''La vita in versi'' e'' Satura''.
 
===La periodicità delle raccolte===
Periodicamente Sanguineti raccoglie i suoi versi in volumi riassuntivi, come ''Catamerone'' del [[1974]], ripreso nel [[1982]] in ''Segnalibro'' dove la sperimentazione si riappropria dell'uso della forma tradizionale per approdare, nel [[1986]], a ''Novissimum Testamentum'', poi incluso in ''Senzatitolo'' nel [[1992]].
 
In queste opere il poeta si impegna, confermando così la sua attenta ricerca [[metrica]], sull'[[ottava]], sulla [[canzonetta]], sul [[sonetto]] intervallandoli con componimenti dal tipico verso extra-lungo che sembra scivolare via e "frantumarsi".
 
Nel [[1987]] esce la raccolta ''Bisbidis'' che costituisce un capitolo aggiuntivo nella linea iniziata con ''Wirrwarr''.<br>
Il titolo, che è ripreso da una [[frottola]] del poeta [[Immanuel Romano]] (contemporaneo di [[Dante Alighieri|Dante]]), è una [[voce onomatopeica]] che indica il chiacchierio di gente e appare come poesia di carattere colloquiale quasi [[Crepuscolari|crepuscolare]] che conferma quella linea poetica iniziata negli anni [[1970|Settanta]].
 
Del [[2002]] è la raccolta ''Gatto Lupesco'' che contiene ''Bisbidis'', ''Senzatitolo'', ''Corollario'', la versione definitiva di ''Cose'', e una sezione di poesie intitolate ''Poesie fuggitive''.
 
===Cinquant'anni di poesia===
Del [[2004]] è la raccolta antologica ''[[Mikrokosmos Poesie 1951-2004]]'' che si presenta divisa in due parti.<br>
La prima parte comprende una scelta di ''Laborintus'', di ''Erotopaegnia'',di ''Purgatorio de l'Inferno'', di ''T.A.T.'',di ''Reisebilder'', di'' Postkarten'', di ''Stracciafoglio'', di ''Scartabello'', di ''Cataletto'', di ''Codicillo'', di ''Rebus'', di ''Glosse'', di ''Corollario'' e di'' Cose''.
 
La seconda parte comprende una selezione da ''Fuori Catalogo'', da ''L'ultima passeggiata, omaggio a Pascoli'', da ''Alfabeto apocalittico'', da'' Novissimum Testamentum'', da ''Ecfrasi'', da ''Mauritshuis'', da'' Ballate'', da ''Fanerografie'', da ''Omaggio a Catullo'', da ''Stravaganze'', da ''Poesie fuggitive'', da ''Varie ed eventuali''.
 
==Il narratore==
Anche nel [[romanzo]] Sanguineti dedica molta attenzione al trattamento del linguaggio, tanto sul piano lessicale quanto su quello sintattico e sia nel romanzo [[Capriccio italiano]], pubblicato nel [[1963]], e Il gioco dell'Oca del [[1967]] si avverte il piacere ludico della parola.
 
Ed è con Capriccio italiano che lo scrittore si fa portavoce del romanzo sperimentale mostrando la crisi del romanzo tradizionale giocando sui motivi dell'[[inconscio]], dell'[[Sogno|onirico]] e del [[Biologia|biologico]] - [[Sesso|sessuale]].<br> Il tema centrale del romanzo si basa sulla gravidanza della moglie del [[Narratologia|narratore]] e l'attesa del figlio ed è trattato non in modo naturalistico ma come una prova che, attraverso brevi episodi simili ad un sogno, smuovono gli strati dell'inconscio.
 
=== Il critico ===
L'attività critica di Sanguineti si è svolta inizialmente all'interno dell'ambito accademico, con il lavoro sulla poetica crepuscolare, posta in determinata relazione con il liberty: dinnanzi all'estetizzazione della tecnica operata dal liberty...
 
==Bibliografia==
===Poesie===
*''Laborintus'', Magenta, Varese, 1956
*''Opus metricum'', Rusconi e Paolazzi, Milano, 1960 (contiene ''Laborintus'' ed ''Erotopaegnia'')
*''Triperuno'',Feltrinelli, Milano, 1964 (contiene ''Opus metricum'' e ''Purgatorio de l'Inferno'')
*''T.A.T.'', Sommaruga, Verona, 1968 (con litografie e acqueforti di Gianfranco Baruchello)
*''Renga''(scrittura poetica collettiva in collaborazione con O.Paz, J.Roubaund e C. Tomlison), Gallimard, Parigi, 1971
*''Wirrwarr'', Feltrinelli, Milano, 1972 (contiene ''T.A.T.'' e ''Reisebilder'')
*''Catamerone'', Feltrinelli, Milano, 1974 (contiene ''Triperuno'' e ''Wirrwarr'')
*''Omaggio a Emilio Vedova'', Galleria Rizzardi, Milano, 1974 (con fogli grafici di Emilio Vedova)
*''Postkarten'', Feltrinelli, Milano, 1978
*''Stracciafoglio'', Feltrinelli, Milano, 1980 (in appendice ''Fuori Catalogo'', che raccoglie poesie d'occasione scritte tra il 1957 e il 1979)
*''Fame di Tonno'', Calcografia Studio s.l., 1981 (con pastelli di Luca Alinari)
*Scartabello, Cristoforo Colombo libraio, Macerata, 1981 (con dieci disegni di Valeriano Trubbiani)
*''Segnalibro'', Feltrinelli, Milano, 1982 (contiene ''Camerone'', ''Postkarten'', ''Stracciafoglio'', ''Scartabello'' e ''Cataletto'')
*''Codicillo'', Severgnini Stamperie d'arte, Cernusco sul Naviglio, Milano, 1983
*''Due Ballate'', Pirella Editore, Genova, 1984
*''Alfabeto apocalittico. 21 ottave con un'acquaforte e 21 capilettera'', Galleria Rizzoli, Milano, 1984 (in collaborazione con Enrico Baj)
*''Rebus'', Telai del Bernini, Modena, 1984 (con una tavola di Carlo Cremaschi)
*''Omaggio a Pascoli. L'ultima passeggiata'', Il Ventaglio, Roma, 1985
*''Quintine'', Rossi e Spera, Roma, 1985 (in collaborazione con Salvatore Paladino)
*''Novissimum Testamentum,'' Manni, Lecce, 1986
*''Bisbidis'', Feltrinelli, Milano, 1987 (contiene ''Codicillo'','' Rebus'', ''L'ultima passeggiata'' e ''Alfabeto apocalittico'')
*''Senzatitolo'', Feltrinelli, Milano, 1992 (contiene ''Glosse'', ''Novissimum Testamentum'' e una serie di poesie "extravaganti" composte tra il 1982 e il 1991)
*''Malebolge 1994/1995 o del malgoverno. Da Berluskaiser a Berluscaos'', Book editore, Castel Maggiore, 1995 (in collaborazione con Enrico Baj)
*''Libretto'', Pirella Editore, Genova, 1995 (pubblicazione in occasione dell'incontro sul Manifesto dell'antilibro, Acquasanta, novembre 1995, in collaborazione con Mario Persico
*''Quattro baiku'', Ogopogo di Agromonte e Extra/Arte di Napoli 1995 (con disegni di Cosimo Budetta e un intervento di Stefano Bartezzaghi)
*''Corollario 1996'', Manni, Lecce, 1996 (pubblicazione in occasione della manifestazione "L'olio della poesia.Incontro con Edoardo Sanguineti" promossa dalla Provincia di Lecce e dal Comune di Carpignano, 25 luglio 1996, contiene cinque poesie)
*''Corollario'', Feltrinelli, Milano, 1997
*''Taccuinetto'', Giorgio Upiglio, Milano, 1998 (tre poesie, con tre incisioni di Cristiana Isoleri e una nota di Roberto Sanesi)
*''Corto'', Edizioni Canopo, Prato, 1998 (dieci poesie, con dodici collage di Marco Nereo Rotelli)
*''Wunderkammer'', Il Bulino, Roma, 1998 (sette poesie, con una puntasecca a colori di Tommaso Cascella)
*''Sulphitarie'', Terra del Fuoco, Napoli, 1999 (con Carmine Lubrano, fotografie di Peppe Del Rossi)
*''Cose'', Pironti, Napoli, 1999 (con introduzione di Fausto Curi e postfazione di Ciro Vitiello)
*''Il Gatto Lupesco'', Feltrinelli, Milano, 2002 (contiene ''Bisbidis'',''Senzatitolo'', ''Corollario'', la versione completa di Cose e una sezione di poesie extravaganti intitolate ''Poesie Fuggitive'', un nuovo ''Fuori Catalogo'')
*''Omaggio a Goethe'', Edizioni Sottoscala, Bellinzona, 2003 (con disegni di Mario Persico)
* ''Omaggio a Shakespeare, nove sonetti'', Manni, Lecce, 2004 (con disegni di Mario Persico e con un saggio di Niva Lorenzini)
*''Mikrokosmos. Poesie 1951-2004'', Feltrinelli, 2004
 
===Romanzi e racconti===
*''Capriccio italiano'',Feltrinelli, Milano, 1963
*''Il Giuoco dell'Oca'', Feltrinelli, Milano, 1967
*''Smorfie'', Etrusculudens Editore, Roma, 1986
*''L'orologio astronomico'', Le Verger, Illkirch, 2002
 
===Teatro, testi per musica, travestimenti===
*''K.'', in "Il Verri", anno IV, n. 2, 1960, pp. 69-82
*''K e altre cose'', Scheiwiller, Milano, 1962 (contiene ''K.'', alcune poesie e interventi critici).
*''Passaggio'', per la musica di Luciano Berio, Universal, London-Milano, 1963 (e in "Sipario", n.224, pp. 62-70
*''Traumdeutung'', in "Menabò", n. 8, 1965, pp. 37-49
*''Teatro'', Feltrinelli, Milano, 1969
*''Laborintus II'', per la musica di Luciano Berio, in "Manteia", XIV-XV, 1972, pp. 14-28
*''Marinettiana'', in G.Bertolucci, Il gesto futurista, Bulzoni, Roma, 1969, pp. 73-77
*''Orlando Furioso'' (travestimento dell'Ariosto in collaborazione con Luca Ronconi), Bulzoni, Roma, 1970
*''Storie naturali'', Feltrinelli, Milano, 1971
*''Interviste impossibili: Francesca da Rimini'', in AA.VV., Le nuove interviste impossibili, Bompiani, Milano, 1976
*''C'ero anch'io: la prima dell'Edipo Re'', inedito, 1978
*''Carrousel'', per la musica di Vinko Glodobark, parziale in "Musica e realtà", n. 4, 1981, pp. 21-41
*''Faust.Un travestimento'', Costa & Nolan, Genova, 1985 (da Goethe, trasformato poi da Luca Lombardi in opera musicale)
*''Commedia dll'Inferno (da Dante)'', Costa & Nolan, Genova, 1989
*''Per Musica'', Ricordi Mucchi, Modena, 1993 (contiene con ''Passaggio'' e ''Laborintus II'', le opere ''Carrousel'', ''L'armonia drammatica'' per la musica di Vinko Globokar, ''l'Antigone'', adattamento per le musiche di scena di Mendelssohn, 1986, correlato dalla nota introduttiva, con il titolo ''Il complesso di Antigone'' e tutti i testi con destinazione musicale)
*''Tracce,'' Grin, Roma, 1995 (contiene Tracce, Storie naturali, Satyricon, in collaborazione musicale)
*''Rap'', LibriARENA fuoriTHEMA, Bologna, 1996
*''Il mio amore è come una febbre e mi rovescio'', Bompiani, Milano, 1998 contiene Rap e Sonetto, (entrambi per la musica di Andrea Liberovici)
*''Dialogo'', in "Allegoria", anno II, n. 5, 1990, e poi in "Passaggi", anno II, n. 3, giugno 1998, pp. 71-76
*''Sei personaggi.com, un travestimento pirandelliano'' (con musiche di scena di Andrea Liberovici), il melangolo, Genova, 2001
*''L'amore delle tre melarance, un travestimento fiabesco dal canovaccio di Carlo Gozzi,'' il melangolo, Genova, 2001
 
===Saggi e studi===
*''Interpretazione di Malebolgie'', Olschki, Firenze, 1961
*''Tre studi danteschi'', Le Monnier, Firenze, 1961
*''Tra liberty e crepuscolarismo'', Mursia, Milano, 1961
*''Alberto Moravia,'' Mursia, Milano, 1962
*''Ideologia e linguaggio'', Feltrinelli, Milano, 1965
*''Guido Gozzano. Indagini e letture'', Einaudi, Torino, 1966
*''Il realismo di Dante'', Sansoni, Firenze, 1966
*''Antonio Bueno'', Feltrinelli, Milano, 1975
*''La missione del critico'', Marinetti, Genova, 1987
*''La lettura del decamerone'', a cura di Emma Grimaldi, Edizioni 10/17, Salerno, 1989
*''Dante reazionario'', Editori Riuniti, Roma, 1992
*''Per una critica dell'avanguardia poetica in Italia e in Francia'', Bollati Boringhieri, Torino, 1995 (con un saggio di Jean Burgos e due testimonianze di Pierre Dhainaut e Jacqueline Risset)
*''Il chierico organico'', a cura di Erminio Risso, Feltrinelli, Milano, 2000
*''Verdi in technicolor'', il melangolo, Genova, 2001
*''Atlante del Novecento italiano'', a cura di Erminio Risso, con fotografie di Giovanni Giovannetti, Manni, Lecce, 2001
*''Carol Rama'', Masoero Edizioni, Torino 2002]
*''La letteratura italiana di Edoardo Sanguineti, Rai Educational,2000''
 
===Raccolte di articoli===
*''Giornalino'', Einaudi, Torino, 1976
*''Giornalino secondo'', Einaudi, Torino, 1979
*''Scribilli'', Feltrinelli, Milano, 1985
*''Ghirigori'', Marietti, Genova, 1988
*''Gazzettini'', Editori Riuniti, Roma, 1993
 
===Traduzioni===
*''J. Joice, Poesie'', Mondadori, Milano, 1961
*''Salmi: preghiera e canto della Chiesa'', a cura di J.Gelineau, U.Wernst, E.Sanguineti, D.Stefani, L.Borello, Elle Di Ci, Torino, 1966
*''Euripide. Le Baccanti,'' Feltrinelli, Milano, 1968
*''Seneca, Fedra'', Einaudi, Torino, 1969
*''Petronio, Il Satyricon'', Aldo Palazzi Editore, Roma, 1969
*''Euripide, Le Troiane'', Einaudi, Torino, 1974
*''Eschilo, Le Coefore'', il Saggiatore, Milano, 1978
*''Aristofane, La festa delle Donne'', il melangolo, Genova, 1979
*''Sofocle. Edipo tiranno'', Cappelli, Bologna, 1980
*''Sofocle, Antigone'', adattamento per le musiche di scena di Mendelssohn, 1986
*''Eschilo. I sette contro Tebe'', Sipario, Milano, 1992
*''W. Shakespeare, Macbeth Remix'' (con musiche di scena di Andrea Liberovici), Spoleto, 1998
*''Molière'', Don Giovanni, il melangolo, Genova, 2000
*''B. Brecht'', Il cerchio di gesso del Caucaso, il melangolo, Genova, 2003
 
===Antologie===
*''Il sonetto'', Mursia, Milano, 1957 (in collaborazione con Giovanni Getto)
*''Poesia italiana del Novecento'', Einaudi, Torino, 1969
*''L'Opera di Pechino'', Feltrinelli, Milano, 1971
 
==Voci correlate==
*[[Mikrokosmos Poesie 1951-2004]]
 
==Collegamenti esterni==
{{wikiquote}}
*[http://www.italialibri.net/autori/sanguinetie.html Approfondimento biografico]
*[http://www.girodivite.it/antenati/xx3sec/cons_sag.htm Approfondimento generale]
 
{{scrittori italiani}}
{{Poeti italiani}}
{{letteratura}}
[[Categoria:biografie|Sanguineti, Edoardo]]
[[Categoria:Poeti italiani del Novecento|Sanguineti, Edoardo]]
[[Categoria:Scrittori italiani del Novecento|Sanguineti, Edoardo]]
[[Categoria:Personalità legate a Genova|Sanguineti, Edoardo]]
 
[[fr:Edoardo Sanguineti]]