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{{Auto da competizione
|nome=Ferrari Dino 246 F1-66Tasmania
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|didascalia=
|bandiera=Flag of Italy.svg
|costruttore=Ferrari
|categoria=Formula 1Monoposto
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|produzione=neldal [[19661968]] al [[1969]]
|squadra=[[Scuderia Ferrari]]
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|antenata=
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|telaio=Semimonoscocca, tubi di acciaio e pannelli di alluminio
|motore=Ferrari V6 a 65° posteriore e longitudinale.
|trasmissione=Cambio a cinque rapporti più la retromarcia<ref name="ferrari-ufficiale1">{{cita web|url=http://www.ferrari.com/Italian/GT_Sport_Cars/Classiche/Tutti_i_modelli/Pages/246_F1-66Dino_246_Tasmania.aspx|titolo= Dal sito ufficiale Ferrari – Specifiche tecniche della Dino 246 F1-66Tasmania|accesso=1827-07-2011}}</ref>.
|lunghezza=3960
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|altezza=840
|passo=23802220
|peso=510425<ref name="ferrari-ufficiale1 "/>
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|pneumatici=
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<!-- Risultati sportivi-->
|debutto=
|piloti=[[LorenzoChris BandiniAmon]] e [[GiancarloDerek BaghettiBell (pilota)|Derek Bell]]<ref name="ferrari-ufficiale2ufficiale1 "/><ref name="ultimate">{{en}}{{cita web|url=http://www.ferrariultimatecarpage.com/Italian/GT_Sport_Cars/Classichecar/Tutti_i_modelli622/Pages/Article_246_F1Ferrari-Dino-246-66Tasman.aspxhtml|titolo= Dal sito ufficialeLa Ferrari Dino Scheda di246 approfondimentoTasmania sullasu 246 F1-66“ultimatecarpage.com”|accesso=1827-07-2011}}</ref>.
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|vittorie=
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|note2=
}}
La '''Dino 246 F1-66Tasmania''' è stata un’[[autovettura]] [[monoposto]] da [[Formula 1Automobilismo|competizione]] prodotta dalla [[Ferrari]] neldal [[19661968]] al [[1969]] in tre esemplari. Uno fu preparato nel primo anno, mentre gli altri due nel secondo<ref name="ferrari-ufficiale1 "/><ref name="ultimate "/>.
 
==Il contesto==
<ref name="ferrari-ufficiale2">{{cita web|url=http://www.ferrari.com/Italian/GT_Sport_Cars/Classiche/Tutti_i_modelli/Pages/Article_Dino_246_Tasmania.aspx|titolo= Dal sito ufficiale Ferrari – Scheda di approfondimento sulla Dino 246 Tasmania|accesso=27-07-2011}}</ref>.
Dal [[1961]] al [[1966]] in Formula 1 fu posto il limite di [[cilindrata]] ai [[Motore ad accensione comandata|motori]] delle monoposto a 1.500 [[Centimetro cubo|cm<sup>3</sup>]]. Venne presa questa decisione a causa dell’elevato numero di incidenti mortali occorsi nella seconda metà degli [[Anni 1950|anni cinquanta]], che consigliarono una minore [[Potenza (fisica)|potenza]] dei propulsori. Nel 1966 questo limite massimo fu portato a 3.000 [[Centimetro cubo|cm<sup>3</sup>]], ma la [[Ferrari]] decise di contrastare la concorrenza con la progettazione di una monoposto che avesse un motore di cilindrata decisamente inferiore a quella massima consentita. La Ferrari quindi ideò e costruì la “246 F1-66”, che possedeva un propulsore V6 di soli 2,4 L, ma era dotata di un peso e di dimensioni contenute<ref name="ferrari-ufficiale1 "/><ref name="ferrari-ufficiale2 "/>.
 
==Le competizioni==
La sigla numerica nel nome del modello era collegata alle caratteristiche del [[Motore ad accensione comandata|motore]]; più precisamente le prime tre cifre richiamavano la [[cilindrata]] totale, che era circa di 2,4 [[Litro|L]], ed il numero di [[Cilindro (meccanica)|cilindri]], che erano [[Motore V6|6 a V]]. La sigla “F1” invece significava [[Formula 1]], ed era collegata alla tipologia di competizioni a cui prese parte, mentre “66” indicava l’anno di produzione. Quest’ultimo fu aggiunto per differenziarla dalla quasi omonima [[Ferrari 246 F1|246 F1]]. Le due vetture, sebbene avessero un nome molto simile, erano profondamente diverse. I due motori, infatti, nonostante le caratteristiche generali affini (la cilindrata di 2,4 L ed i 6 cilindri a V), possedevano, per esempio, le misure della [[Corsa (meccanica)|corsa]] e dell’[[alesaggio]] differenti. La caratteristica meccanica che forse le distingueva di più era la posizione del motore: per la 246 F1 era [[Motore anteriore|anteriore]], mentre per la 246 F1-66 era [[Motore posteriore|posteriore]]. Le dissomiglianze però risiedevano anche in molti altri componenti, come ad esempio le [[Sospensione (meccanica)|sospensioni]], il [[Telaio (meccanica)|telaio]], i [[Freno|freni]], lo [[sterzo]], la [[carburazione]], ecc.<ref name="ferrari-ufficiale2 "/><ref name="ferrari-ufficiale">{{cita web|url=http://www.ferrari.com/Italian/GT_Sport_Cars/Classiche/Tutti_i_modelli/Pages/246_F1.aspx|titolo= Dal sito ufficiale Ferrari – Specifiche tecniche della 246 F1|accesso=18-07-2011}}</ref>.
 
Il propulsore installato su questa vettura era un cosiddetto “Dino”. L’appellativo di questo tipo di motori Ferrari derivava dal nome del figlio di [[Enzo Ferrari]], [[Dino Ferrari|Dino]], a cui è attribuita la progettazione. Questo propulsore aveva una peculiarità: era un [[Motore V6|V6]] che possedeva l’angolo tra le due [[Bancata|bancate]] di 65°. Fu progettato e realizzato con questa caratteristica per limitare gli ingombri<ref>{{en}}{{cita web|url= http://www.ultimatecarpage.com/car/125/Ferrari-196-S-Dino-Fantuzzi-Spyder.html|titolo= La Ferrari Dino 196 S su “ultimatecarpage.com”|accesso=08-05-2011}}</ref>.
 
L’impianto generale della meccanica fu conforme a quello delle altre monoposto prodotte nello stesso periodo, cioè con il motore allineato al [[Differenziale (meccanica)|differenziale]] ed al [[Cambio (meccanica)|cambio]]. Alcune caratteristiche meccaniche e la forma della [[Carrozzeria (meccanica)|carrozzeria]], soprattutto nella parte anteriore, derivavano dalla [[Ferrari 156 F1-63|156 F1-63]]<ref name="ferrari-ufficiale2 "/>.
 
==Le competizioni==
Il modello arrivò secondo, in una prova non valevole per il campionato, al [[Gran Premio di Siracusa 1966|Gran Premio di Siracusa del 1966]] guidato da [[Lorenzo Bandini]], dietro alla [[Ferrari 312 F1]] di [[John Surtees]]<ref>{{cita web|url= http://www.formulazero.it/312f1_stampa.html|titolo= La “Ferrari 312 F1” su “formulazero.it“|accesso=18-07-2011}}</ref><ref>{{cita web|url= http://www.silhouet.com/motorsport/archive/f1/nc/1966/1966.html#syr|titolo=I Gran Premi non valevoli per il Campionato mondiale del 1966 - Risultati su “Silouet.com”|accesso=18-07-2011|lingua={{lingue|en}}}}</ref>. I risultati migliori al [[Campionato Mondiale di Formula 1 1966]] furono un secondo posto al [[Gran Premio di Monaco 1966|Gran Premio di Monaco]] ed una terza posizione al [[Gran Premio del Belgio 1966|Gran Premio del Belgio]], entrambi con Lorenzo Bandini alla guida. Al [[Gran Premio d'Italia 1966|Gran Premio d'Italia]], [[Giancarlo Baghetti]] non si classificò nel tempo massimo<ref name="ferrari-ufficiale1 "/><ref name="ferrari-ufficiale2 "/>.
 
==Caratteristiche tecniche==
Il [[Motore ad accensione comandata|motore]] era un [[Motore V6|V6]] a 65° [[Motore posteriore|posteriore]] e longitudinale. L’[[alesaggio]] e la [[Corsa (meccanica)|corsa]] erano rispettivamente di 90 [[Millimetro|mm]] e 63 mm, che portavano la [[cilindrata]] totale a 2404,74 [[Centimetro cubo|cm<sup>3</sup>]]. Il [[rapporto di compressione]] era di 11,2:1. La [[Potenza (fisica)|potenza]] massima erogata dal propulsore era di 249 [[Cavallo vapore|CV]] a 8500 [[giri al minuto]]<ref name="ferrari-ufficiale1 "/>.
 
La [[Distribuzione (meccanica)|distribuzione]] era formata da un [[doppio albero a camme in testa]] che comandava due [[Valvola a fungo|valvole]] per [[Cilindro (meccanica)|cilindro]]. Come [[impianto d'alimentazione]] montava un sistema di [[iniezione indiretta]] ''[[Lucas Automotive|Lucas]]''. L’[[accensione]] era doppia ed il [[Impianto d'accensione|relativo impianto]] comprendeva uno [[spinterogeno]]. La [[lubrificazione]] era a [[carter secco]], mentre la [[Frizione (meccanica)|frizione]] era multidisco<ref name="ferrari-ufficiale1 "/>.
 
Le [[Sospensione (meccanica)|sospensioni]] anteriori erano formate da quadrilateri trasversali e molle elicoidali coassiali con gli [[Ammortizzatore|ammortizzatori]] telescopici entrobordo, mentre quelle posteriori erano formate da un braccio superiore, un triangolo inferiore invertito, doppi puntoni, molle elicoidali coassiali con gli ammortizzatori telescopici e barra stabilizzatrice. Entrambe erano indipendenti. I [[Freno|freni]] erano a [[Freno a disco|a disco]], mentre la [[Trasmissione (meccanica)|trasmissione]] era formata da un [[Cambio (meccanica)|cambio]] a cinque rapporti più la retromarcia. Lo [[sterzo]] era a [[pignone e cremagliera]]<ref name="ferrari-ufficiale1 "/>.
 
Il [[Telaio (meccanica)|telaio]] era una semi-[[monoscocca]], con tubi di [[acciaio]] e pannelli di [[alluminio]], mentre la [[Carrozzeria (meccanica)|carrozzeria]] era [[monoposto]] da [[Formula 1]]<ref name="ferrari-ufficiale1 "/>.
 
==Note==
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{{Ferrari}}
{{automobili}}
{{Scuderia Ferrari}}
{{Portale|Ferrari|trasporti}}