Musulami: differenze tra le versioni

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Ed ancora nel [[5]]-[[6]] d.C. un certo [[Cosso Cornelio Lentulo (console 1 a.C.)|Cosso Cornelio Lentulo]] ([[console romano|console]] nell'[[1 a.C.]]) batteva prima i Musulami e poi ancora i [[Getuli]], che abitavano ad occidente ed a sud della [[Mauritania]]. Otteneva anch'egli gli ''[[Trionfo|ornamenta triumphalia]]'' e suo figlio poté fregiarsi del cognomen di ''Gaetulicus'' (Getulico)<ref>R.Syme, in Journal of Roman Studies [[1933]], ''Some notes under the [[legione romana|legions]] under [[Augusto|Augustus]], p.25; <br/>R.Syme, ''L'Aristocrazia [[Augusto|Augustea]], [[Milano]] [[1993]], p.563 n.24; <br/>[[Velleio Patercolo]], ''Storia di [[Roma]], II, 116, 2; <br/>[[Floro]], ''Epitome di storia romana'', II, 31; <br/>[[Paolo Orosio|Orosio]], ''Historiarum adversus paganos libri septem'', VI, 21; <br/>[[Cassio Dione Cocceiano]], ''Storia romana'', LV, 28.</ref>.
 
===All'epoca di [[Tiberio Claudio Nerone|Tiberio]]===
I Musulami sembravano definitivamente sottomessi, ma nel [[17]] scoppiava una grave rivolta presso queste genti, oppresse dagli eccessivi tributi che dovevano allo stato romano. Sotto la guida di un [[Numidia|numida]] di nome [[Tacfarinas]], che aveva militato tra le [[truppe ausiliarie dell'esercito romano]], dopo averle disertate. In [[Africa (provincia)|Africa]], provincia senatoria, furono inviati alcuni ambasciatori per trattare con i rivoltosi senza successo, mentre i generali inviati successivamente dal [[Senato romano|Senato]], non riuscirono ad imporsi in questa guerra, a causa dei metodi da guerriglia imposti dalle popolazioni indigene.