Fascismo: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua2|se stai cercando i movimenti politici prettamente italiani nati per iniziativa di [[Benito Mussolini]], vedi '''[[Fasci italiani di combattimento]]''', '''[[Fascio d'Azione Rivoluzionaria]]''', '''[[Partito Nazionale Fascista]]''' e '''[[Partito Fascista Repubblicano]]'''}}
Il '''fascismo''' è un'[[ideologia]] [[politica]] disorta originein italiana sorta[[Italia]] nel [[XX secolo]] principalmente per iniziativa di [[Benito Mussolini]] alla fine della [[prima guerra mondiale]]. Di carattere [[Nazionalismo|nazionalista]], [[Autoritarismo|autoritario]] e [[Totalitarismo|totalitario]], tale ideologia si definiva ed è interpretata come un movimento allo stesso tempo [[Rivoluzione|rivoluzionario]]<ref>[[Renzo De Felice]] "Intervista sul Fascismo", Arnoldo Mondadori Editore, 1992, pagg. 40-41: "...io dico che il fascismo è un fenomeno rivoluzionario, se non altro perché è un regime, e ancor di più un movimento - e qui c'è da tener presente la differenza di grado tra quello che fu il regime e quello che avrebbe voluto essere il movimento - che tende alla mobilitazione, non alla demobilitazione delle masse, e alla creazione di un nuovo tipo di uomo. Quando si dice che il regime fascista è conservatore, autoritario, reazionario, si può avere ragione. Però esso non ha nulla in comune con i regimi conservatori che erano esistiti prima del fascismo e con i regimi reazionari che si sono avuti dopo...Il regime fascista, invece, ha come elemento che lo distingue dai regimi reazionari e conservatori, la mobilitazione e la partecipazione delle masse. Che poi ciò sia realizzato in forme demagogiche è un'altra questione: il principio è quello della partecipazione attiva, non dell'esclusione. Questo è un punto che va tenuto presente, è uno degli elementi, diciamo così, rivoluzionari. Un altro elemento rivoluzionario è che il fascismo italiano - anche qui si può dire demagogicamente, ma è un altro discorso- si pone un compito, quello di trasformare la società e l'individuo in una direzione che non era mai stata sperimentata né realizzata. I regimi conservatori hanno un modello che appartiene al passato, e che va recuperato, un modello che essi ritengono valido e che un evento rivoluzionario ha interrotto: bisogna tornare alla situazione prerivoluzionaria. I regimi di tipo fascista invece, vogliono creare qualcosa che costituisca una nuova fase della civiltà."</ref> e reazionario<ref>''"Io sono reazionario e rivoluzionario, a seconda delle circostanze. [...] Ma sono certamente rivoluzionario quando vado contro ogni superata rigidezza conservatrice o contro ogni sopraffazione [[Libertarianismo|libertaria]]. [...] Se domani fosse necessario, mi proclamerei il principe dei reazionari."'', Benito Mussolini, discorso tenuto al Senato il 27 novembre 1922, cit. in ''Benito Mussolini, Opera Omnia''; ''"Con lo scatenarsi dello squadrismo agrario il fascismo aveva inequivocabilmente dimostrato di essersi trasformato in un movimento reazionario legato alle classi dominanti più retrive, deciso ad inserirsi ad ogni costo nella politica nazionale a livello parlamentare e governativo"'', pag. 119, Renzo De Felice, ''Sindacalismo rivoluzionario e fiumanesimo nel carteggio De Ambris-d'Annunzio'', Morcelliana, 1966; Paolo Buchignani, ''La Rivoluzione in camicia nera'', Mondadori, 2007; George Mosse, ''Intervista sul nazismo'', Laterza, 1977; Renzo De Felice, ''Intervista sul fascismo'', a cura di M. A. Ledeen, Laterza, 1975. [[Sergio Panunzio]] riferisce della locuzione ''conservazione reazionaria'' e la fa propria, spiegandola così: "Il Fascismo ha due connessi e inscindibili aspetti, e guai a staccarli l'uno dall'altro, rompendo il suo organismo ideale e morale: [l'aspetto] conservatore e restauratore, l'aspetto innovatore o instauratore. Donde la sua natura di fatto storico, di ''conservazione rivoluzionaria''". cfr. S. Panunzio, ''Rivoluzione e Costituzione (Problemi costituzionali della rivoluzione)'', Milano, Fratelli Treves, 1933, p. 243</ref>, sebbene la sua natura prevalente sia tuttora oggetto di controversia.
 
== Caratteristiche generali ==