Fabio Isman: differenze tra le versioni

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Biografia: wikilink e altro
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== Biografia ==
 
Fabio Isman, nasce a [[Monza]] da una famiglia [[Trieste|triestina]] e dal [[1970]] abita a Roma. Ha esordito nel [[1964]] all<nowiki>'</nowiki>''Eco'' di Monza e della Brianza''. Nel [[1968]] è entrato nella [[redazione]] de ''Il Piccolo'' di Trieste e nel [[1969]] è passato al ''[[Gazzettino di Venezia]]'', da cui si è dimesso il giorno in cui è stato licenziato il direttore [[Alberto Cavallari]].
 
Dal 1970 al dicembre [[2009]] ha fatto parte della redazione de ''[[Il Messaggero]]'' di [[Roma]], dove, per due volte e a lungo, è stato capo dei servizi italiani, e ha svolto mansioni di [[inviato speciale]].
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Nel [[1980]], Isman finì in carcere per aver pubblicato su ''Il Messaggero'' estratti dei verbali d'interrogatorio di [[Patrizio Peci]], il primo "[[Brigate Rosse|brigatista rosso]] pentito".<ref>[http://www.unipa.it/~ateneo/040402aldoAPsdf.html ''Quando pubblicare una notizia? il dilemma del giornalista''] di Aldo Cangemi, da ''Ateneonline'', Testata giornalistica dell'Università degli Studi di Palermo.</ref> Ci rimase per 131 giorni, prima di essere [[Assoluzione (diritto)|assolto]] in [[Appello (diritto italiano)|appello]] con formula piena (presidente [[Filippo Mancuso|Mancuso]]).
 
Dopo essersi occupato per decenni di politica, scandali politici, processi e [[terrorismo]], ed aver seguito importanti eventi in [[Italia]] e all'estero, due guerre in [[Medio Oriente]], e l'[[Conclave|elezione]] di due papi, da trenta anni scrive soprattutto di arte e cultura, anche al di fuori dell nostro Paese, argomenti ai quali ha dedicato numerosi libri e pubblicazioni. Da tre anni, è particolarmente attento al saccheggio dell'[[archeologia]] clandestina in Italia, che dal 1970 ha portato allo scavo illegale di almeno un milione di pezzi, coinvolgendo circa diecimila persone.
 
Per dieci anni, è stato titolare della rubrica "La pagina nera" su ''Art e Dossier'' che, dopo una pausa di altri dieci, ha ripreso nel [[2010]]; è collaboratore, inoltre, de ''[[Il Messaggero]]'', e di diverse altre [[Periodico (stampa)|testate periodiche]], specializzate nel settore dei beni culturali, come ''Il Giornale dell'Arte'', ''The Art Newspaper'' e ''Bell'Italia'', dove è titolare della rubrica "Fuoriluogo".