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Nel [[1991]] è confermato deputato regionale per l'XI legislatura. Dal 1992 al '93 fa parte del governo di centro sinistra come assessore degli enti locali. Da [[Assessore]] degli [[Enti locali]] nel [[1992]]/[[1993|'93]], propone e riesce a fare approvare la [[legge regionale]] che, istituendo l'[[suffragio universale|elezione diretta]] dei [[Sindaco (ordinamento italiano)|sindaci]] e dei [[presidente della Provincia|presidenti delle Province]] siciliani, anticiperà questa grande innovazione istituzionale a livello nazionale.
Nel [[1995]] è assessore alla [[cooperazione]], [[commercio]], [[artigianato]] e [[pesca]], per poi passare alla [[sanità]], fino al 1996.
A seguito dello scioglimento della DC, alla quale aveva aderito fin dagli anni del ''Movimento Giovanile'', costituisce, nella incerta fase della transizione, il movimento dei ''Liberi e Forti'', ispirato all'appello ''A tutti gli uomini liberi e forti'' con il quale il [[sacerdote cattolico]] e uomo politico siciliano [[Luigi Sturzo]] aveva dato il via alla fondazione, nel [[1919]], del primo [[Partito Popolare Italiano (1919-1926)|Partito Popolare Italiano]]. Aderisce, quindi, al secondo [[Partito Popolare Italiano (1994-2002)|Partito Popolare Italiano]] - quello fondato da [[Mino Martinazzoli]] nel [[1994]] - per poi partecipare nel 1995 alla fondazione, con circa metà del PPI, dei [[Cristiani Democratici Uniti]] guidato da [[Rocco Buttiglione]], dei quali diviene vicesegretario nazionale vicario
=== Deputato nazionale ===
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