Teatro del Mediterraneo della seconda guerra mondiale: differenze tra le versioni

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La campagna del Nordafrica: fontifico, certo, si può fare di meglio ma IMHO basta
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{{vedi anche|campagna del Nordafrica}}
[[File:Carri M13 Africa settentrionale.jpg|thumb|left|Carri armati [[M13/40]] italiani in Libia]]
Con l'entrata in guerra dell'Italia un nuovo fronte di operazioni si aprì nell'Africa settentrionale, dove le truppe italiane in Libia potevano minacciare le posizioni britanniche in Egitto. Dopo una lunga serie di schermaglie lungo il confine, a metà settembre del 1940 le forze del [[Maresciallo d'Italia|maresciallo]] [[Rodolfo Graziani]] penetrarono per un centinaio di chilometri in Egitto, occupando la cittadina di [[Sidi el Barrani]]<ref>{{Cita|AAVV2000|p. 74|AA.VV. 2000|harv=s}}.</ref> incontrando scarsa resistenza. Le truppe italiane si attestarono in una serie di campi fortificati, troppo distanti l'uno dall'altro e privi di adeguati collegamenti; l'8 dicembre seguente, la [[Western Desert Force]] del generale [[Archibald Wavell, I conte Wavell|Wavell]] lanciò la sua controffensiva ([[operazione Compass]]), cogliendo di sorpresa gli italiani ed ottenendo risultati inaspettati, anche tenendo conto di aver impiegato solamente 35.000 uomini e 275 carri armati: in due mesi, le forze britanniche annientarono la 10ª Armata italiana ed occuparono l'intera Cirenaica, respingendo gli italiani fino ad [[El Agheila]].<ref>{{Cita|AAVV2000|pp. 74-75|AA.VV. 2000|harv=s}}.</ref>
 
[[File:9 Div Tobruk(AWM 020779).jpg|thumb|right|Fanti australiani durante l'[[assedio di Tobruk]]]]
 
Il disastro convinse Mussolini ad accettare le offerte di aiuto avanzate dai tedeschi, ed il 14 febbraio 1941 arrivarono a Tripoli le prime avanguardie del Deutsches Afrikakorps (DAK) del generale [[Erwin Rommel]]<ref name=aavv200075>{{Cita|AAVV2000|p. 75|AA.VV. 2000|harv=s}}.</ref>, oltre a consistenti rinforzi italiani; a fine marzo, con le sue truppe ancora incomplete, Rommel lanciò un attacco da El Agheila, cogliendo completamente impreparate le forze di Wavell ed obbligandole ripiegare in Egitto abbandonando l'intera Cirenaica, all'infuori del porto di [[Tobruch]] che venne [[assedio di Tobruch|posto sotto assedio]]<ref name=aavv200075/>. A fine aprile il fronte si stabilizzò lungo il confine libico-egiziano: da un lato, gli italo-tedeschi non riuscirono a piegare la resistenza della guarnigione australiana di Tobruch, dall'altro i britannici lanciarono due tentativi di liberare la città (l'[[operazione Brevity]] in maggio e l'[[operazione Battleaxe]] in giugno), ottenendo però solo sconfitte<ref name=aavv200079>{{Cita|AAVV2000|p. 79|AA.VV. 2000|harv=s}}.</ref>. Nel novembre seguente, il nuovo comandante britannico [[Claude Auchinleck]] lanciò un nuovo massiccio attacco contro le posizioni dell'Asse ([[operazione Crusader]]): le difese italo-tedesche ressero, ma la pressione britannica convinse Rommel ad ordinare una ritirata strategica fino ad El Agheila, abbandonando di nuovo l'intera Cirenaica<ref name=aavv200079/>.
 
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-552-0822-36, Tunesien, Zugmachinen und Me 323 Gigant.jpg|thumb|left|Mezzi cingolati sbarcano da un [[Messerschmitt Me 323|Me323 Gigant]] durante la campagna di Tunisia|alt=I tedeschi si avvalsero anche di aerei come il Me323 Gigant per far arrivare i rifornimenti in Nord Africa]]
 
Dopo essersi riorganizzate, le forze di Rommel lanciarono una nuova offensiva da El Agheila a fine gennaio del 1942, scacciando i britannici da gran parte della Cirenaica ed obbligandoli ad attestarsi su una linea fortificata che correva da [['Ayn al-Ghazala]] a [[Bir Hakeim]]; sul finire di maggio, le forze italo-tedesche [[Battaglia di ʿAyn al-Ghazala|attaccarono massicciamente]] le posizioni britanniche, e dopo tre settimane di duri combattimenti sfondarono la linea Alleata; Tobruch venne riconquistata il 21 giugno<ref>{{Cita|AAVV2000|p. 81|AA.VV. 2000|harv=s}}.</ref>, e le forze di Rommel si lanciarono all'inseguimento dei britannici oltre la frontiera egiziana. L'avanzata delle colonne italo-tedesche venne infine fermata dai britannici sul finire di luglio [[Prima battaglia di El Alamein|nei pressi di El Alamein]], l'ultima posizione difensiva prima di Alessandria; raccolte le sue scarse forze, Rommel tentò di forzare la linea britannica ai primi di settembre, ma andò incontro [[Battaglia di Alam Halfa|ad una sconfitta]]. Il nuovo comandante britannico [[Bernard Law Montgomery]] dedicò le settimane seguenti ad ammassare vaste forze con cui contrastare i deboli reparti dell'Asse; tra il 23 ottobre ed il 5 novembre del 1942, le preponderanti forze dell'ottava armata britannica lanciarono una serie di massicci attacchi contro le posizioni degli italo-tedeschi [[Seconda battaglia di El Alamein|davanti El Alamein]], provocandone infine il crollo e la fuga verso la Libia<ref>{{Cita|AAVV2000|p. 83|AA.VV. 2000|harv=s}}.</ref>.
 
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-049-0008-33, Nordafrika, Panzer IV bei Fluss-Überquerung.jpg|thumb|right|[[Panzer IV]], inquadrati nella [[10. Panzer-Division (Wehrmacht)|10ª divisione corazzata]] tedesca, in [[Tunisia]] ]]
 
L'8 novembre 1942, reparti britannici e statunitensi sbarcarono in [[Algeria]] e [[Marocco]] ([[operazione Torch]], la prima iniziativa militare statunitense sul teatro del Mediterraneo)<ref>{{Cita|AAVV2000|pp. 92 e 94|AA.VV. 2000|harv=s}}.</ref> e, dopo un'iniziale resistenza, i reparti coloniali francesi ivi dislocati passarono dalla parte degli Alleati; la reazione dell'Asse fu rapida ed entro la fine del mese i reparti italo-tedeschi del generale [[Hans-Jürgen von Arnim]] occuparono [[Tunisi]] ed il resto della Tunisia, battendo sul tempo gli angloamericani. Incalzato da Montgomery, Rommel venne costretto ad abbandonare la Libia (con gli italiani che perdono l'ultimo possedimento in Africa) sul finire del gennaio del 1943, ripiegando in Tunisia ed attestandosi infine lungo la [[linea del Mareth]]<ref name=aavv94>{{Cita|AAVV2000|p. 94|AA.VV. 2000|harv=s}}.</ref>; nel febbraio seguente le forze dell'Asse riuscirono a cogliere due importanti successi contro le ancora inesperte truppe americane prima [[Battaglia di Sidi Bou Zid|a Sidi Bou Zid]] e poi [[Battaglia del passo di Kasserine|al passo di Kasserine]], ma il fallimento di un attacco lanciato da Rommel contro l'ottava armata britannica ([[Battaglia di Medenine|operazione Capri]]) decise in pratica l'esito della campagna tunisina. Sul finire di marzo l'ottava armata sfondò la linea del Mareth con l'[[operazione Pugilist]], mentre le truppe alleate del generale [[Harold Alexander]], costituite da reparti francesi, britannici e americani, ripresero a fare pressione su Tunisi e [[Biserta]] ([[operazione Vulcan]]); ormai isolate dall'Italia dall'assoluta superiorità aerea e navale degli Alleati, le truppe dell'Asse (guidate dai generali [[Giovanni Messe]] e von Arnim) capitolarono definitivamente il 13 maggio 1943.<ref name=aavv94/>
 
=== I Balcani ===