Get Back/Don't Let Me Down: differenze tra le versioni

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'''''Get Back''''' ("torna indietro") è una canzone dei [[Beatles]] del [[1969]], è stata inclusa nell'album ''[[Let It Be (album)|Let It Be]]'' ([[1970]]). È stata la numero 1 nel Regno Unito, Stati Uniti, Canada, Australia, Francia, Germania Ovest, e in Messico.
 
==Storia==
''Get Back'' è una canzone dei Beatles, scritta da [[John Lennon]] e da [[Paul McCartney]]. La canzone originale è stata pubblicata come singolo l'[[11 aprile]] [[1969]] ed è stata eseguita dai Beatles con [[Billy Preston]]. La canzone venne eseguita per la prima volta nello speciale concerto tenutosi sopra il tetto del loro quartier generale; venne incisa in un periodo di profondi dissidi tra i componenti della band. Poco dopo è divenuto il brano di chiusura di ''Let It Be'' ([[1970]]), che è stato l'ultimo album dei Beatles ad essere pubblicato prima che il gruppo si dividesse. Il singolo ha raggiunto la posizione numero uno nel [[Regno Unito]], [[Stati Uniti]], [[Canada]], [[Australia]], [[Francia]], [[Germania|Germania Ovest]], e in [[Messico]].
 
==Composizione==
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I Beatles scherzarono spesso con il testo della canzone durante le sedute di registrazione, come dimostra l’introduzione di Lennon al brano sull’album ''Let It Be'': ''«Sweet Loretta Fart, she thought she was a cleaner, but she was a frying pan»'' ("La dolce Loretta Scorreggia, pensava di essere un aspirapolvere, ma era una padella per friggere"). La versione del brano sull’album termina con la famosa frase di John Lennon: ''«I'd like to say thank you on behalf of the group and ourselves, and I hope we passed the audition»'' ("Vorrei ringraziarvi a nome del gruppo e di noi stessi, e spero che abbiamo passato l‘audizione").
===Versioni alternative===
 
===Versioni alternative===
Mentre stava lavorando al testo di ''Get Back'', McCartney si divertì a fare una parodia di un celebre discorso razzista dell’ex ministro inglese [[Enoch Powell]] in una breve jam che presto divenne famosa come “la canzone del [[Commonwealth of Nations|Commonwealth]]”. Le parole includevano la strofa: ''«You'd better get back to your Commonwealth homes»'' ("fareste meglio a tornare alle vostre case nel Commonwealth"). La “canzone del Commonwealth” non aveva niente a che fare con ''Get Back'', ma diede lo spunto per la versione di ''Get Back'' intitolata ''No Pakistanis'' ("Niente pakistani").<ref name="sulpy153">{{Cita libro |nome=Doug |cognome=Sulpy|coauthor= Schweighardt, Ray |titolo=Get Back |anno=2003 |pagine=153}}</ref> Sulla melodia della canzone, McCartney improvvisa un testo ironicamente razzista: ''«(we) don't dig no Pakistanis taking all the people's jobs»''. ("Non ci piacciono i pakistani che vengono qui a portare via il lavoro alla gente")<ref>[http://www.beatlesbible.com/songs/get-back/ The Beatles Bible: Get Back] Retrieved Aug. 17, 2008.</ref> Sebbene lo sviluppo della versione “razzista” di ''Get Back'' proseguì per diversi giorni, alla fine lo stesso McCartney, decise di eliminare le strofe "incriminate" per paura che potessero venire fraintese.
 
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==Formazione==
*[[Paul McCartney]]: basso, voce.
*[[John Lennon]]: chitarra, cori.
*[[George Harrison]]: chitarra solista.
*[[Ringo Starr]]: batteria.
*[[Billy Preston]]: pianoforte elettrico.
==Cover==
 
==Cover==
* Gli [[Amen Corner]] pubblicarono la loro versione del brano come singolo nel novembre 1969.
* [[Patrick Williams]], arrangiatore e compositore americano, fece una reinterpretazione strumentale jazz della canzone, sul suo album del 1970 ''Heavy Vibrations''.
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== Note ==
<references/>
 
==Bibliografia==
*Lewisohn, Mark (1988). ''The Complete Beatles Recording Sessions''. Hamlyn Publishing Group. ISBN 0-600-55784-7.