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'''''Site Rigel''''' è il nome di una installazione militare [[Stati Uniti|statunitense]] situata nel territorio comunale di [[Naz-Sciaves]] nei pressi della citta'città di [[Bressanone]], in [[Alto Adige]].
 
Il sito fu utilizzato come deposito di "munizioni speciali" (sinonimo per munizioni nucleari) dell'[[United States Army|Esercito statunitense]] destinate anche all'impiego da parte di reparti italiani e NATO in caso di conflitto.
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L'ingresso era formato da una stradina che arrivava ad una doppia rete di recinzione. Superato il primo cancello, a sinistra si aveva la parte "italiana", mentre a destra la parte "americana", dove oltra ad un cancello vi era anche un [[tornello]].
L'intera zona comprendeva un paio di capannoni, due [[bunker]], alcune palazzine, piu'più rampe missilistiche a corta e lunga gittata che potevano servire, ad esempio, al crollo del [[Ponte Europa]] nei pressi di [[Innsbruck]] in [[Tirolo]], nel caso di un'offensiva del [[Patto di Varsavia]]. I missili custoditi erano di tipo [[MGR-1 "Honest John"]], ovvero un [[missile balistico tattico]], che puo'può alloggiare armi di tipo convenzionale ma anche di tipo nucleare, di massa compresa tra i 2040 e i 2720 &nbsp;kg e gittata tra i 7 e i 48 &nbsp;km.<ref name=segreti>Paolo Cagnan, "I segreti dell'ex base Nato di Sciaves", sul Altoadige, il 7 agosto 2011</ref>
 
La base e'è stata aperta agli inizi degli anni sesanta, e il 31 luglio 1983 gli americani decidero di andarsene, portandosi via il loro materiale utilizzando molteplici viaggi di elicotteri. La base chiuse definitivamente verso la fine degli anni ottanta, ma gli alpini venivano saltuariamente a controllare l'areale fino al primo febbraio 2002, quando anche il reggimento logistico alloggiato nella Ruazzi chiuse i battenti. In seguito l'area venne anche sdemanializzata.<ref name=segreti/>
 
Durante la sua attivita'attività era sempre sorvegliata da soldati italiani, coadiuvata da due torrette che emergono ancora oggi dalla base. Molte furono le proteste dei locali durante quegli anni, dove in una intervenne anche l'attuale presidente della provincia [[Luis Durnwalder]]. Anche chi si avvicinava troppo, fungaioli o semplici curiosi, si vedevano passare un interrogatorio dopo che passavano nei pressi della base.<ref name=segreti/>
 
Nel settembre 1992 sono stati svolti dal laboratorio provinciale di chimica del dottor Luigi Minach degli accertamenti attorno al perimetro della base per controllare i livelli di radioattivita'radioattività ed eventuali tracce di presenze di plutonio; ora l'attuale sindaco del comune Peter Gasser ha richiesto ulteriori analisi, anche all'interno della base, dato che ora e'è accessibile.<ref name=segreti/>
 
===Altri depositi "speciali" per le forze terrestri===
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==Usi futuri==
Dato che dal 2010 l'area e'è nelle mani della provincia, il sindaco dei paesi Peter Gasser ha deciso di trasformare tale area in un parco di divertimento, con la realizzazione di laghi balneabili e zone verdi. Dapprima vi e'è stato un concorso a cui hanno partecipato 20 studenti dell'Universita'Università di Architettura e Ingegneria di Francoforte seguiti dai professori Wolfgang Dunkelau e Jean Heemskerk, che hanno sviluppato ben 12 lavori. Sempre da lle idee del sindaco si propongono due percorsi didattici, uno sulla mela e l'altro sulla guerra fredda.<ref>[http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2011/08/06/news/un-parco-ludico-nell-ex-base-nato-4747495 Articolo Altoadige 6 agosto 2011]</ref>
 
==Leggenda==