Alberto di Meclemburgo: differenze tra le versioni

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== La deposizione ==
Alberto mantenne la corona svedese per i successivi 19 anni, ma molti degli svedesi dell'Ovest non supportarono il suo regno. Ad ogni modo, fu solo quando tentò la riduzione di gran parte delle proprietà terriere della nobiltà svedese che perse completamente il supporto di Stoccolma. Nel [[1389]], il consiglio dei nobili si rivolse a [[Margherita I di Danimarca]] per chiederle di aiutarli nella detronizzazione di Alberto. Margherita inviò delle truppe nel febbraio del [[1389]] e i danesi sconfissero Alberto nella Battaglia di [[Åsle]]. Alberto venne catturato, deposto e inviato al Castello di [[Lindholmen]] nella regione della [[Scania (provincia)|Scania]], dove passò i successivi sei anni, in prigionia. Venne rilasciato 16 giorni dopo i negoziati di pace del [[1395]], con i quali si impegnava a cedere [[Stoccolma]] entro tre anni, o a pagare una grande somma di retribuzione per Margherita di Danimarca. Trascorsi i tre anni, Alberto scelse di cedere Stoccolma e nel [[1398]] la città venne ceduta a Margherita di Danimarca.
 
Dopo la sua liberazione, Alberto tornò nel Meclemburgo dove riprese pieno possesso del proprio ducato che nel [[1384]] aveva ottenuto dal fratello Enrico, morto senza eredi. Ad ogni modo Alberto supportò nuove azioni ai danni della Svezia, dando il proprio aiuto all'[[Ordine Teutonico]] che assediò e conquistò [[Gotland]]. Gotland venne restituita alla Danimarca solo nel [[1408]], quando [[Eric di Pomerania]] la comprò da Alberto e dall'Ordine Teutonico.
 
Alberto morì nel [[1412]] e venne sepolto nel Monastero di [[Doberan]], in Meclemburgo.
 
== Discendenza ==
Alberto si sposò due volte. La prima volta con Riccarda, figlia del conte Ottone di Schwerin. La seconda volta con Agnese, figlia di [[Magnus I di Brunswick]]. Dal primo matrimonio ebbe tre figli, di cui si hanno notizie solo di: