Via Francesco Cilea: differenze tra le versioni
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[[File:Via Cilea Vomero Napoli.JPG|thumb|right|250px|Via Cilea]]Via '''Francesco Cilea''' è una delle arterie principali del quartiere [[Vomero]], a [[Napoli]]. È di gran lunga alberata ed è densa di negozi.
Nata alla fine degli [[anni 1940|anni quaranta]] del [[XX secolo|Novecento]] come prolungamento di [[via Alessandro Scarlatti]], ma prevista già nel piano urbanistico precedente la [[seconda guerra mondiale]], fu progettata come principale asse di collegamento tra il Vomero e i quartieri circostanti quartieri ([[Posillipo]], [[Fuorigrotta]], [[Soccavo]], [[Chiaia]]). Corre parallela all'antica ''via del Vomero'' (oggi [[Via Belvedere (Napoli)|via Belvedere]]), con la quale alla fine converge. Per superare il fortissimo dislivello tra via Scarlatti e via Cilea, si rese necessaria la costruzione di un ponte, il che comportò l'abbattimento di [[Villa Doria(Napoli)|Villa Doria]] e [[Villa De Marinis]].
Alla fine della strada, all'incrocio
Inoltre, a rendere importantissima via Cilea per i collegamenti cittadini, su di essa si aprono l'entrata e l'uscita ''Vomero'' della [[Autostrada A56|Tangenziale di Napoli]].
A differenza di altre vie principali del Vomero, costruite nel periodo anteriore alla guerra e circondate da architetture umbertine o [[Art Nouveau|liberty]], via Cilea si contraddistingue per un'architettura moderna tipica degli anni della [[speculazione edilizia|speculazione]], composta di palazzi tanto alti da sembrare spesso sproporzionati alla strada, la quale, correndo sul crinale della collina, appare in alcuni tratti come "sospesa nel vuoto". Le costruzioni selvagge e il notevole traffico veicolare hanno contribuito a rendere questa strada particolarmente fragile e soggetta a cedimenti.
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