Computer to plate: differenze tra le versioni
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Il ''workflow'' infatti deve contenere tutti i ''profili colore'' per la realizzazione delle quattro lastre di [[quadricromia]] e poter effettuare le operazioni di seguito specificate.
Queste macchine hanno tecnologie diverse per quanto riguarda la sorgente [[laser]]. I CTP infatti possono avere un laser termico, viola o UV con relative lastre dedicate. Nei modelli più evoluti la testa laser può essere interscambiabile permettendo di stampare qualsiasi tipo di lastra dopo una semplice e veloce calibrazione. La versione UV è ritenuta quella più pratica oltre che conveniente perché capace di incidere lastre convenzionali. L'automazione invece varia da manuale a completamente automatica (in quella automatica le lastre vengono alimentate da appositi cassetti) con punzonatura della lastra e sviluppatrice completamente "in linea" per i modelli più sofisticati. Anche il gruppo tamburo in alcuni modelli di CTP è intercambiabile e realizza formati di lastre variabili (520x540
Il ''workflow'' è un potente flusso di lavoro in più dei casi modulare, aperto e flessibile, sviluppato per ogni tipo di azienda grafica. Alcune sue funzioni sono: il ''trapping'' (gestione delle sovrabbondanze), l'''imposition'', il ''colour managment'' (gestione profili colore), per citarne solo alcune, oltre che controllo automatico del file e certificazione pdf, gestione dell'inchiostrazione, gestione delle retinature, fino ad arrivare alla gestione della commessa vera e propria seguendo l'intero processo di produzione con il monitoraggio delle diverse fasi di lavoro.
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===CTP flessografico===
Oltre che in tipolitografia, I CTP hanno anche la loro applicazione in [[flessografia]]. La stampa flessografica, anche se necessaria e indispensabile (basti pensare agli ''shopper'', i familiari sacchetti di plastica dei supermercati in cui riporre la spesa) è stata per molto tempo la
{{cn|Molti tecnici in campo grafico, affermano che la qualità di stampa derivante, può competere in molti lavori con la definizione e la brillantezza della stampa [[rotocalco]]}}. I colori sgargianti di alcune confezioni alimentari, quelli di prodotti surgelati e non (come le confezioni di patatine), sacchetti in carta o in [[propilene]] con stampe brillanti e di buona qualità sono stampate sempre più spesso da macchine flessografiche su cui sono montate lastre digitali flexo prodotte dal relativo CTP flessografico.
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